Gazzetta - Le due facce di Leao: a Rennes ha offerto la versione peggiore e quella migliore. I tiri restano un suo limite
Rafael Leao fa sempre parlare di sè, nel bene e nel male: è al centro delle critiche, per esempio, quando gioca male o non segna, così come diventa l'uomo copertina quando è decisivo con le sue giocate. La continuità non è mai stata una sua qualità, compresa quella all'interno della stessa partita. Come riferisce stamattina La Gazzetta dello Sport, ieri a Rennes si è vista la versione peggiore e quella migliore dell'attaccante portoghese.
GOL ED ERRORI - Partiamo da quest'ultima versione: minuto 58', Leao intercetta un passaggio nella trequarti del Milan, scambio con Jovic che gliela restituisce, a quel punto Rafa parte palla al piede, salta due avversari e, dopo un rimpallo, salta anche il portiere Mandanda. A quel punto deve solo mettere in rete il pallone a porta vuota. Un gol bellissimo, arrivato però dopo diversi errori piuttosto evidenti sottoporta: il primo dopo due minuti quando, a tu per tu con il portiere del Rennes, gli ha calciato addosso. Il secondo arriva nella ripresa e anche in questo caso il suo tiro da ottima posizione è stato parato da Mandanda. A questi errori, si aggiungono poi altre situazioni in contropiede in cui, con un po' più di cattiveria, avrebbe potuto creare qualcosa di importante.
TIRI IN PORTA - Tra i limiti di Leao ci sono sicuramente i tiri in porta perchè troppo spesso sciupa grandi occasioni da gol con conclusioni non da top player. Qualche settimana fa, Stefano Pioli ha rivelato che Rafa si ferma spesso dopo gli allenamenti a calciare, a testimonianza del fatto che lui è il primo a sapere di dover migliorare questo fondamentale. Ieri sera, parlando del portoghese, il tecnico milanista ha voluto comunque vedere il bicchiere mezzo pieno: "Rafa era felice per il passaggio del turno e per il gol. Il gol per lui è molto importante. Quanto sono contento che abbia segnato dopo aver recuperato palla? Tantissimo. Sono molto contento del suo atteggiamento, è un giocatore forte che deve lavorare e credere in se stesso".