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Gazzetta - La rivoluzione di Giampaolo riparte da Bennacer e dall'albero di Natale

di Matteo Calcagni

Marco Giampaolo sta lavorando ininterrottamente dalla notte post Udine per trovare una soluzione al suo Milan, una soluzione che porti la formazione rossonera ad un netto cambio di rotta. L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport prova a prevedere le mosse del tecnico rossonero in vista del Brescia e delle prossime settimane, con un dogma sempre fisso nella mente: "Testa alta e giocare a calcio".

ALBERO DI NATALE - L'allenatore rossonero non è un integralista come narrano i luoghi comuni lo hanno spesso accompagnato. Può essere invece considerato un perfezionista: per questo ha deciso subito di cambiare, onde evitare il ripetersi della prestazione scialba ed ingloriosa della Dacia Arena. Il 4-3-1-2, con gli interpreti visti in Friuli, non ha funzionato: i rossoneri non hanno mai tirato in porta, gli adattamenti sono stati eccessivi e Piatek si è dimostrato innocuo. La tentazione di tornare agli automatismi del 4-3-3 è tanta, ma sappiamo che Giampaolo "tifa" per la compattezza, senza allargare troppo le maglie: per questo motivo a Milanello si sta studiando l'alberto di Natale.

QUALI INTERPRETI? - Prima di tutto Piatek, nel 4-3-2-1 di "ancelottiana" memoria, verrà ricollocato nel cuore dell'area, mentre Suso sarà riavvicinato alla sua "confort zone". L'altra mezzapunta dovrebbe essere invece Calhanoglu, spostato dal ruolo di regia. Regia che verrà quasi certamente affidata a Bennacer, già subentrato nella ripresa di Udinese-Milan: un quarto d'ora che è stato sufficiente per convincere Giampaolo. Al posto di Borini ci sarà Kessie, mentre Paquetà verrà confermato nel ruolo di mezz'ala sinistra.


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