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Gazzetta - Il Milan chiede a Theo e Leao il salto in alto per chiudere tra le prime 8

di Lorenzo De Angelis

Questa sera il Milan sarà impegnato al Maksimir di Zagabria per l'ultima giornata della league phase della Champions contro la Dinamo. Vincere significherebbe conquistare un posto tra le prime 8 della competizione, obiettivo che Sergio Conceiçao ha confessato essere stato imposto dalla dirigenza addirittura all'inizio della stagione. 

Le possibilità di raggiungere anche questo dopo la Supercoppa ci sono, ma il tutto dipende ovviamente dal Milan che per raggiungere gli ottavi di finale chiede di essere trascinato dai suoi due uomini migliori, Theo Hernandez e Rafael Leao. 

RAFAEL LEAO - Quella attuale è la miglior stagione europea di Rafael Leao, anche se non il momento considerata la sostituzione di domenica contro il Parma, che a detta di Sergio Conceiçao era comunque programmata. Il numero 10 del Milan arriva da tre partita di fila in gol, tra Slovan Bratislava, Stella Rossa e Girona. 

Scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport che il portoghese si è messo in testa un obiettivo ambizioso: andare oltre e migliorare questa serie positiva e posizionarsi giusto dietro Zlatan Ibrahimovic, che nella stagione 2011-2012 addirittura segnò in 5 partite consecutive. Quale miglior occasione se non la partita del Maksimir che rievoca bei ricordi? Si, perché nello stadio della Dinamo Rafael Leao ha segnato il suo primo gol in trasferta in Champions League con la maglia del Milan nell'ottobre del 2022. 

THEO HERNANDEZ - Se da un lato Rafael Leao nelle notti europee si esalta, dall'altro Theo Hernandez continuerebbe a vivere questo momento di limbo dal quale non riesce da uscire. Sia Champions League che in Serie A a fare la voce grossa sono gli avversari, l'ultimo in ordine cronologico Cancellieri, in gol proprio domenica con la maglia del Parma. 

Non a caso il terzino francese è stato sostituito al 45' da Sergio Conceiçao per scelta tecnica, ma qualche differenza rispetto alle esclusioni di Fonseca si è vista, dato che il giocatore non è apparso essere chissà quanto scoraggiato o nervoso, ed il placcaggio post partita all'allenatore portoghese per evitare la baruffa con Calabria lo conferma. 

La partita di stasera contro la Dinamo è comunque una di quelle da dentro o fuori per Theo Hernandez, un po' come lo è anche per il Milan. La fascia sinistra non ha altri inquilini, e le chiavi fino a fine stagione potranno restare a lui, ma occhio al futuro, perché il rinnovo con adeguamento a queste condizioni (e prestazioni) è impensabile, con il Diavolo che vuole tutelarsi chiedendo al giocatore di ripagare la fiducia a modo suo. 


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