Gazzetta - Desailly: "Leao dev'essere spietato, Theo può diventare il più forte del mondo"
L'ex giocatore rossonero Marcel Desailly è stato intervistato sulle pagine della Gazzetta dello Sport. Originario del Ghana, Desailly ha vinto tutto con i colori rossoneri addosso e ha alzato al cielo anche la Coppa del Mondo con la Francia nel 1998. Nella chiacchierata concessa alla rosea ha parlato di diversi singoli del Milan e del club in generale.
Connessione transalpina
Visto il Mondiale che si sta giocando in Qatar e vista la massiccia presenza di giocatori francesi nel Milan di oggi, era impossibile per Desailly non partire proprio dai calciatori transalpini che costituiscono uno zoccolo duro all'interno della rosa di Pioli. In particolare ci sono state parole dolci per i due attualmente impegnati ai Mondiali: "Theo può diventare il più forte del mondo: è un camaleonte, ha la capacità di cambiare la sua funzione all'interno della squadra. Giroud? In linea con lo stile di Pioli e il Milan aveva bisogno di un calciatore della sua esperienza, capace di fare la differenza nei momenti importanti". Tra i tanti transalpini rossoneri, però, c'è qualcuno che non è partito per il Qatar: è il caso di Mike Maignan fermato da un infortunio: "Nella top 5 dei migliori al mondo? Ora no perché è infortunato. Per il Milan è super importante e può migliorare ancora tantissimo". Investiture importanti di un calciatore che ha fatto la storia.
Leao? Con calma
Ma gli argomenti di Desailly non si sono fermati solo alla Nazionale francese. L'ex centrocampista rossonero ha parlato anche del momento del Milan e di cosa gli piace di questa squadra rossonera: "Il mix tra giovani ed esperti. Va bene vincere lo Scudetto ma la cosa più difficile è consolidarsi. Si stanno ricreando le basi degli anni Ottanta e Novanta, quando era il club migliore del mondo. Il Milan è di nuovo vivo". Già, il Milan è vivo ma in campionato in questa prima parte di stagione è lontano 8 punti dal Napoli: "Amo l'energia del Napoli ma dubito che possano tenere psicologicamente fino alla fine. Non hanno la rosa per reggere: Juve e MIlan possono approfittarne". Per la rimonta serve che salgano in cattedra quei giocatori che hanno guidato i rossoneri nella parte finale della scorsa stagione. Uno può essere Sandro Tonali: "Mi piace, col suo numero 8". L'altro deve essere Rafael Leao, su cui Desailly non affretta giudizi: "Leao come Henry? Calma. A me sembra che Leao sia diventato una star prima ancora di diventare una star. Ha un potenziale enorme ma non mi dà l'idea di essere spietato. Chiedo a Leao di forgiare il suo carattere".