Gazzetta - Da Pittsburgh a Verona: ecco come è cambiato il Milan negli ultimi 80 giorni

Non è un mistero che dopo la tournèe negli Stati Uniti c’era molta preoccupazione tra i tifosi milanisti: le amichevoli americane, infatti, non erano andate per niente bene e in molti temevano una nuova stagione piena di delusioni. Filippo Inzaghi, nonostante le pesanti sconfitte (il 5-1 contro il Manchester City per esempio), ha sempre difeso i suoi ragazzi, prendendosi tutte le responsabilità, ma anche assicurando che da fine agosto in poi si sarebbe visto un Milan diverso. E alla fine SuperPippo ha avuto ragione...

SQUADRA E SINGOLI - L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza come è cambiato il Milan negli ultimi 80 giorni, cioè dalla tournèe negli USA fino alla partita di Verona che Inzaghi ha defintio come la migliore della stagione: innanzitutto, sono migliorati tutti i reparti, in particolare quello d’attacco, dove si iniziano a vedere movimenti molti interessanti e la produzione offensiva è certamente migliorare rispetto alle amichevoli in terra americana, nelle quali i rossoneri faticavano ad andare in gol (ora invece il Milan è il miglior attacco della Serie A). Oltre a quella della squadra, c’è stata la crescita anche di alcuni singoli, che rispetto alla tournèe negli USA sembrano giocatori completamente diversi, come per esempio Alex, Essien e soprattutto Menez, che ora ha trovato la posizione in cui rende al meglio, cioè centralmente (da falso nove o dietro la prima punta).

COSE DA MIGLIORARE - Un ruolo fondamentale nella “trasformazione” del Milan lo ha poi avuto naturalmente anche Filippo Inzaghi: è lui infatti il valore aggiunto della squadra milanista, dove tutti sono stati contagiati dal suo entusiasmo, dalla sua voglia di vincere e dalla sua carica. Ovviamente, ci sono tante cose da migliorare ancora, come per esempio la fase difensiva o quella di costruzione quando gli avversari si chiudono, ma la strada intrapresa dai rossoneri sembra essere quella giusta.