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Gazzetta - Berlusconi-Bee, siamo al rush finale: lunedì l'accordo vincolante, ma ci sono cinque nodi da sciogliere

di Salvatore Trovato

La trattativa per il passaggio del 48 percento del Milan nelle mani della cordata guidata da Bee Taechaubol è in dirittura d’arrivo. Insomma, siamo al rush finale. Ieri Silvio Berlusconi ha invitato ad Arcore il broker thailandese, anticipando l’incontro previsto nel fine settimana. È stata una giornata faticosa, nella quale - scrive La Gazzetta dello Sport - non sono mancati i momenti di nervosismo.

LUNEDI’ LA FIRMA - Ma è normale, vista la portata dell’operazione. Un affare epocale, che porterà quasi 500 milioni nelle casse di Fininvest. Nel corso del summit di ieri, Berlusconi e Mister Bee hanno fatto il punto sull’evoluzione della trattativa. A meno di colpi di scena, nella giornata di lunedì, probabilmente a Casa Milan, le parti firmeranno il "Term Sheet", una sorta di precontratto, l’accordo vincolante per il passaggio del 48 percento del club rossonero al gruppo di Taechaubol.

5 NODI - Secondo quanto riportato dalla rosea, però, Fininvest e Bee hanno ancora cinque nodi da sciogliere, a cominciare dalle modalità (e dai tempi) per la conclusione della transazione economica: il closing non cadrà alla scadenza delle 8 settimane, ma slitterà nei prossimi due mesi. Al centro del dibattito ci sono anche la quotazione in Borsa e la ripartizione della fetta di quote da riversare sui mercati. Altro punto è la governance: il nuovo Cda salirà a 12 membri, con un rapporto 7 a 5 Fininvest-Taechaubol  C’è, poi, la "brand strategy", cioè il piano di Bee per valorizzare il marchio Milan in Asia. Infine, il nuovo modello di gestione: l’ingresso di un gruppo orientale - si legge - e il rapporto con il Governo cinese rivoluzioneranno le dinamiche gestionali, dopo 30 anni a conduzione familiare.


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