Gazzetta - Allenatore degli allenatori: il Milan studia il ruolo di Sacchi, senza invadere il campo di Pippo
Arrigo Sacchi e il Milan, una storia infinita destinata a proseguire nel tempo. Stavolta in veste ufficiale. Dopo la visita di venerdì al centro sportivo milanista e il pranzo-colloquio con Silvio Berlusconi, l’ex rossonero si appresta a tornare fattivamente nel club. Adesso, però, come riporta stamane La Gazzetta dello Sport, è importante stabilire come impostare la collaborazione, che non deve in alcun modo invadere il campo operativo di Filippo Inzaghi.
PROGETTO - Il Milan, o meglio, il presidente ha già un’idea ben precisa: Sacchi dovrebbe essere l’allenatore degli allenatori, da Cristian Brocchi, tecnico della Primavera, ad Andrea Biffi, mister dei Pulcini 2006. Nei piani di Berlusconi - scrive la rosea - Arrigo dovrebbe contribuire in modo sensibile alla formazione di giovani campioni su cui impostare la squadra del futuro. Adriano Galliani, ovviamente, appoggia il progetto presidenziale, ma serve un copione ben definito. E, soprattutto, ci sono delle criticità da risolvere.
INDIPENDENZA - Prima di tutto, in quali giorni Sacchi dovrebbe stare a Milanello? Forse sarebbe meglio escludere il venerdì per evitare che l’incrocio con Berlusconi possa in qualche modo coinvolgere Inzaghi. E poi: come gestire il rapporto tra l’allenatore degli allenatori e quello della prima squadra? Chi sceglierebbe il modulo-base per tutte le giovanili rossonere, Pippo o Sacchi? Insomma, come detto, bisogna delineare bene i confini, per non mettere in discussione l’indipendenza di Inzaghi.