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Galliani: "Felici di aver trattenuto Thiago ma faccio un appello ai tifosi, adesso riempite lo stadio"

di Pietro Mazzara

Dopo il no di Silvio Berlusconi alla cessione di Thiago Silva al Psg Radio Sportiva ha contattato in esclusiva l´amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, protagonista in prima persona della trattativa con Leonardo.

Galliani, la storia di Thiago Silva ha preoccupato tutti. Che sensazioni ha il giorno dopo la decisione di Berlusconi?
"Molto positive, siamo felici, io ho detto che Berlusconi è stato eroico ed è corretto dirlo anche perchè resistere ad oltre 40 milioni ben sapendo che il bilancio è in rosso e sta a lui adesso ripianare il bilancio. Ora però faccio un appello ai tifosi, bisogna riempire lo stadio perchè chi protesta ha il diritto di farlo ma ha anche il dovere di sostenre la squadra perchè i sacrifici li devono fare tutti e non solo una persona".

E´ corretto fare un paragone con Pato nella trattativa di Gennaio?
"No, sono due trattative diverse, con Pato c´era un triangolo con il City per Tevez, qui si trattava di cedere un difensore con un cifra record per il trasferimento di un difensore. Bisognava decidere se tenere il più forte difensore al mondo o meno, tutto qui".

Quando è maturata la decisione del presidente Berlusconi?
"Ieri sera. Il presidente si era tenuto qualche giorno per decidere ma allo stesso tempo non si poteva tirare per le lunghe e il mertio è solamente suo che in toltale autonomia ha deciso di dire no al Psg e adesso con le proprie finalnze coprirà il buco di bilancio. Ha vinto il cuore e non la ragione".

Ha parlato con Thiago dopo tutto questo alla luce anche delle richieste del suo procuratore?
"Non ho parlato con Thiago Silva ma lui ha un contratto con il Milan per 4 anni. Capisco il suo procuratore che perde una ricca provvigione ma se ne farà una ragione".

C´è chi ha parlato di una sua sconfitta in questa vicenda?
"Galliani e Berlusconi sono insieme da 30 anni, non esiste questa cosa, non scherziamo. C´è solo un presidente che ha avuto la forza di resistere, io devo pensare ai bilanci ed è normale che dovevo valutare questa cosa. Poi voglio dire il calcio ha dei bilanci e avendolo in rosso dovevo sottoporre la questione al presidente".

Visto il bilancio allora ci potrà essere qualche altro sacrificio di un big?
"Non venderemo nessuno, resterà anche Ibra insieme a Thiago".

Cambiano le strategie del mercato in entrata adesso?
"Il mercato in entrata è concluso, arriverà un quinto difensore centrale, se il Genoa prenderà la metà di Acerbi arriverà lui poi un centrocampista o Flamini o Aquilani, davanti siamo ok".

Che cosa ne pensa dello sfogo di Cassano dalla Polonia?
"Non mi sono preoccupato, è stato solo uno sfogo quello di Cassano, è chiaro che se dovesse partire qualcuno arriverà un altro".

Adesso però è tornato grande entusiasmo.
"Lo percepiamo, e così ritorna fuori l´amministratore. Chiediamo uno sforzo ai nostri tifosi per riempire lo stadio bellissimo che abbiamo anche per aiutare il presidente".

Torniamo un attimo sui grandi campioni che sono andati via. Inzaghi ha risposto per la panchina degli allievi?
"Inzaghi non ha ancora risposto, Pippo sa che può decidere lui, quando vuole ma sicuramente cominicerà la sua carriera da allenatore al Milan anche se vuole giocare un altro anno. Nesta? Vediamo, ci ho parlato ma vediamo. Gli ho prosto un rinnovo e adesso vediamo anche cosa succede in difesa. Da quando lui mi ha detto che lasciava io sono andato avanti con Acerbi ma adesso vedremo".

Novità sul fronte stadio nuovo?
"Si ci sono novità, stiamo valutando varie situazioni, credo che la novità migliore sia un nuovo stadio più San Siro che con tanti lavori sarà sempre splendido. Non è tanto lo stadio nuovo ma sento l´esigenza di avere lo stadio di proprietà del club".


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