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Gabbia, l’eroe rossonero del derby. Il gol vittoria di testa sotto la Curva Sud resterà nella storia

di Redazione MilanNews

Sesso e Gabbia”: Matteo Gabbia, classe 1999, tifosissimo rossonero e cresciuto nel settore giovanile, è stato l’eroe del derby con un chirurgico colpo di testa proprio sotto la sua curva. Un goal importantissimo, perché ha permesso al Milan di tornare a trionfare in un derby dopo sei KO, perché ha salvato la panchina di Fonseca e perché è arrivato al termine di una gara dove il difensore rossonero è risultato essere il migliore dei suoi. Una prestazione superlativa sia in fase difensiva (una sola sbavatura sul goal del momentaneo pareggio nerazzurro) che in fase offensiva con il goal decisivo firmato al minuto 89’.

Gabbia è tornato al Milan lo scorso gennaio dopo il prestito semestrale al Villarreal e l’avventura spagnola ha trasformato, in positivo, il difensore rossonero che è diventato un giocatore importantissimo sia nello scacchiere di Pioli prima, che di Fonseca poi. Poche sbavature, pochi errori (uno quello su Lukaku nella scorsa Europa League), ma tante cose positive.

Ieri ha vinto il ballottaggio con Pavlovic fra lo stupore di tanti tifosi rossoneri, ma il campo ha dato ragione al tecnico portoghese. Come ha scritto il collega Gaetano Mocciaro nelle pagelle sul nostro sito, Gabbia si è meritato un voto molto alto: “Gabbia 8 - È l'anima rossonera che troppo spesso è mancata, soprattutto in partite così. Preferito a Pavlovic, soffre anche lui su Lautaro, specie nell'azione che porta all'1-1. Provvidenziale nella ripresa con un paio di grandissime chiusure e tanto basterebbe per rendere la sua prestazione più che positiva. Sceglie all'89' di entrare nel mito, svettando più alto di tutti e gonfiando la rete. Un ragazzo del vivaio che ridà al Milan la supremazia cittadina e forse dà la svolta alla stagione. Una favola.”

Gabbia è un giocatore che ieri sera ha mostrato tutto il suo milanismo puro e ha offerto una super prestazione. Interventi precisi e puliti, scelta del tempo giusto per anticipare due avversari forti come Martinez e Thuram, un salvataggio quasi miracoloso su Dimarco e un goal di testa sotto la Curva Sud che ha regalato tre punti pesantissimi.

Il goal di testa sotto la curva Sud non è una novità per il Milan. Gabbia ha ricordato il volo d’angelo di Hateley nel 1984, il goal di Weah nel 1999, Comandini nel 2001, due volte Super Pippo Inzaghi, Sheva in Champions nel 2005, Kakà nel 2003, Ronaldinho nel 2008, Pato nel 2011 e de Jong nel 2014 che sono coincisi con vittorie rossonere. Ora la testa di Fonseca, Gabbia e degli altri rossoneri deve essere già proiettata al Lecce, dove è necessario continuare a vincere per non far sì che il derby sia stato solo un episodio dopo un avvio deludente.

di Valentino Cesarini


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