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Forza Mario! Max, ora è il turno di Philippe

di Matteo Calcagni

Mario Yepes, dopo l'infortunio alla caviglia rimediato a Bologna, ne avrà per circa dieci settimane. Il colombiano sarà operato a seguito della lesione al legamento mediale, con conseguente lungo ed obbligato iter riabilitativo. Per marzo il calvario potrebbe già essere finito ma, vista la massiccia costituzione del trentacinquenne di Calì, le tempistiche potrebbero anche allungarsi. La speranza è di riavere l'ex clivense, a pieno regime, per gli ultimi due mesi della stagione. Una tegola del genere sarebbe una mazzata per qualsiasi squadra, non per il Diavolo che può contare tra le sue fila i vari Thiago Silva, Nesta, Bonera e Mexes... Già, Mexes. Il centrale transalpino, acquisito a parametro zero dalla Roma, è stato forse il colpo più "eclatante" della campagna estiva rossonera. La lesione al crociato, risalente allo scorso aprile, non sembrava un problema così insormontabile: le varie previsioni ipotizzavano un rientro a pieno regime entro fine settembre od inizio ottobre. Come spesso capita, per problemi di questo tipo, i tempi di recupero si allungano, tanto che il francese ha dovuto aspettare dicembre (e due soste delle Nazionali) per esordire dal primo minuto con la maglia rossonera. Anche un guaio alla mano ha contribuito a questa lunga e spasmodica attesa, ma il periodo buio sembra ormai alle spalle. Dopo essere sceso in campo titolare a Plzen, l'ex giallorosso si è però immediatamente riseduto in panchina al Dall'Ara e, a seguito dell'infortunio di Yepes, Allegri gli ha preferito Daniele Bonera a gara in corso. E' evidente che Mexes non è ancora al massimo della condizione ma, considerando il suo fisico e la sua struttura, la miglior medicina per ritrovare il giusto piglio è il campo. Contro il Siena, dunque, non sarebbe un'eresia immaginarlo al centro della difesa insieme a Thiago Silva: una coppia che, dati i tanti problemi fisici di Nesta, in molti davano come titolare per questa stagione.


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