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Fonseca aveva lanciato il monito ma nulla è cambiato: anche con Conceiçao il Milan vive sulle montagne russe

di Gaetano Mocciaro

Non c'è continuità nel Milan, non la si riesce a trovare. Dopo un mese e mezzo di lavoro, possiamo avere già delle indicazioni sull'impatto di Sergio Conceiçao sulla panchina rossonera e al netto della Supercoppa Italiana vinta, le difficoltà che si riscontravano con Paulo Fonseca sono rimaste tali anche con l'arrivo dell'ex Porto. In 12 partite mai la squadra ha vinto tre partite di fila. Non si va oltre le due, poi c'è sempre l'imprevisto: il pari casalingo contro il Cagliari dopo la Supercoppa; la raccapricciante prestazione di Zagabria dopo la rocambolesca vittoria contro il Parma; la pessima prova di Rotterdam dopo il successo di Empoli.

Al "Castellani", va detto, che la situazione si è sbloccata nella ripresa e dopo l'espulsione di Marianucci. E che nel primo tempo Colombo aveva colpito il palo e chissà come sarebbe andata se il pallone fosse entrato. In Olanda invece la squadra è affondata alla prima circostanza sfortunata, con la papera di Maignan sul tiro di Paixao. Una reazione che se in altre circostanze si era vista, stavolta non è stata efficace. Simbolica la caduta di Leao a tu per tu con Wellenreuther, lanciato in contropiede.

Il Milan paga ancora una volta l'atteggiamento sbagliato. Ormai non si contano più i primi tempi sconcertanti con Conceiçao: Cagliari, Como, Dinamo e ora il Feyenoord. Se arriva la sveglia, dopo l'intervallo. E non sempre va bene. In tanti hanno parlato di problema di aggressività, a partire dallo stesso tecnico. Una situazione che si trascina sin dai tempi di Fonseca. Dopo la vittoria contro lo Stella Rossa l'appello disperato dell'attuale allenatore del Lione fu chiaro: "Il problema è che la nostra squadra è una montagna russa. Oggi stiamo bene, domani non lo so. È come tirare la moneta e aspettare quel che succede. È impressionante". Lo disse dopo una vittoria, era l'11 dicembre. Da allora niente è cambiato. Tijjani Reijnders alla tv olandese ha dichiarato dopo il ko di Rotterdam:  "È sempre un continuo saliscendi. Dobbiamo essere molto più costanti. Questa settimana vinciamo a Empoli e poi perdiamo qui oggi contro il Feyenoord. Ciò non dovrebbe accadere se si vuole competere nella competizione e nella Champions League".

Fortuna che la situazione col Feyenoord non è ancora compromessa, ma di questo passo con questa poca costanza, è davvero difficile che si possa pensare di qualificarsi alla prossima Champions League, anche se dovesse esserci l'allargamento a cinque squadre. Il nervosismo di Conceiçao in conferenza stampa, sotto questo aspetto, è eloquente sulla sua preoccupazione.

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Ep. 690 - "Sempre sulle montagne russe. Fonseca aveva avvertito e nulla è cambiato"
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