Fondamentale per la rinascita rossonera, Simon Kjaer lascia il Milan con il suo sogno realizzato
"Il contratto scade quest'estate, poi Simon lascerà il Milan. Non c'è alcun dramma. È un addio naturale a un club in cui Simon gioca da più di quattro anni, in un momento che sembra giusto. Tanti anni fa Simon mi raccontò che un giorno avrebbe voluto giocare nel Milan e quel sogno si è realizzato nel modo più bello. E infatti il Milan è diventato il club dove Simon ha giocato più partite". Parole di Mikkel Beck, agente del difensore danese, a bold.dk, sul futuro del suo assistito.
Che non ci si lasci fuorviare da quello che è stato l'apporto di Kjaer post infortunio, perché l'ex Roma e Atalanta ha avuto meriti enormi nella rinascita del Milan. Quando a gennaio 2020, era ancora caldissimo il 5-0 subito dall'Atalanta al Gewiss Stadium, Maldini, Boban e Massara fecero arrivare a Milanello Ibrahimovic e Kjaer sono stati tanti i nasi a storcersi: Zlatan arrivava da un infortunio grave e da un'avventura in MLS, Kjaer da una deludente parentesi proprio all'Atalanta, dove non è mai riuscito ad entrare nelle grazie di Gasperini.
Eppure arriva, sceglie la sua maglia numero 24, e zitto zitto, lavorando a testa bassa, fa capire che lui al Milan può starci eccome. Diventa un punto di riferimento importantissimo, sul campo ma soprattutto nello spogliatoio. Indossare la maglia rossonera per Simon è un sogno covato a lungo ed è realtà dopo una carriera più che onesta, ma che non ha mai toccato livelli altissimi. E quindi si gode ogni secondo di Milanello, facendo capire ai giovani compagni, quello è il Milan di Pioli che sta nascendo a poco a poco, cosa significhi essere lì. In pochi mesi Kjaer inizia ad incarnare tutti i valori dei vari "senatori" che lo hanno preceduto, diventando una figura fondamentale, insieme ad Ibra, per Pioli.
È un dare e avere, un rapporto simbiotico in cui si cresce tutti insieme. Talento e leggerezza, esperienza e serietà: servono tutte e due le cose e Simon, insieme a Zlatan prima e Giroud poi, riesce ad infondere le seconde. Si può pensare di scrivere che i compagni hanno vinto lo scudetto per lui, ma la verità è che il campionato del 2022, vinto al termine di un emozionante testa a testa con l'Inter, è di Kjaer tanto quanto dei suoi compagni. Anche se il danese, purtroppo, è stato ai box da metà stagione in poi per un grave infortunio al ginocchio chi è andato in campo al suo posto l'ha fatto con i valori che gli ha trasmesso proprio il danese.
A fine stagione, come ha detto l'agente, sarà addio. Ma senza strapparsi i capelli o senza lasciarsi con acrimonia. Semplicemente, proprio come dice Bekk, c'è un momento per ogni cosa. Ed è arrivato il momento, in modo naturale, che Simon Kjaer ed il Milan si separino. La condizione fisica del difensore la causa principale, con la rosa rossonera che ha bisogno di un rinnovamento nel reparto difensivo. Quello che si è vissuto insieme, dal rifiuto iniziale, alla sorpresa fino al saper apprezzare un professionista modello come Kjaer non potrà mai essere cancellato e farà parte per sempre della storia rossonera. Come lui ha sempre sognato. Grazie Simon, ed in bocca al lupo. I tifosi rossoneri ti saranno sempre grati.