FOCUS MN - Divock Origi, velocità e potenza per l'attacco rossonero
La notizia degli ultimi giorni, anticipata di qualche settimana dal nostro Antonio Vitiello su YouTube, è del forte interesse del Milan per Divock Origi del Liverpool. Nei giorni scorsi rossoneri hanno incontrato gli agenti del giocatore (clicca qui per leggere la nostra anticipazione), che a giugno si libererà a parametro zero dai Reds, e puntano a trovare un’intesa per portarlo a Milanello. Il nome del centravanti classe ’95 era già circolato nel mese di gennaio, quando furono proprio agenti ed intermediari a proporlo al Milan. Proviamo comunque a conoscere nel dettaglio questo obiettivo concreto per i rossoneri.
CHI È – Divock Origi nasce il 18 aprile 1995 ad Oostende, in Belgio: ha origini keniote da parte del papà, anche lui calciatore. Cresce nel settore giovanile del Genk per quasi dieci anni: viene notato dal Lille, che da sempre ha un occhio di riguardo per i giovani talenti, che a soli 15 anni lo porta in Francia. Il 2 febbraio 2013 trova finalmente la prima convocazione e la prima presenza in Ligue 1, ma non solo: al minuto 68 della sfida contro il Troyes subentra e qualche minuto più tardi trova anche il primo gol fra i grandi per il definitivo 1-1. Diventa così il terzo marcatore più giovane della storia del club dopo Hazard e Mirallas. Nel 2014 viene acquistato dal Liverpool, che lo lascia in prestito ancora per una stagione al Lilla. Arrivato in Inghilterra mette in mostra il suo grande talento, ma non riesce a trovare continuità: per questo i Reds, nella stagione 17/18 lo prestano al Wolfsburg. In Bundesliga il giocatore riesce a trovare più spazio che in Premier League e disputa un’annata incoraggiante. Torna a Liverpool e sceglie di rimanere ad Anfield da terza riserva dietro Roberto Firmino e Sturridge: nonostante un avvio difficile nel 2019 entra nella storia del club grazie alla sua doppietta al Barcellona in semifinale di Champions League nell’ormai iconico 4-0 di Anfield e segna anche in finale contro il Tottenham con la rete che sigla il 2-0 definitivo. Jurgen Klopp, qualche mese dopo questi gol fondamentali, lo “difende” in conferenza stampa, tra il serio e il faceto: “[…]Divock Origi, una leggenda del Liverpool. Qui è abbastanza famoso (ride, ndr)”. Nonostante il minutaggio contenuto il belga è riuscito davvero ad entrare nella storia di un club così importante.
COME GIOCA – Origi è una punta centrale moderna con un’altezza importante, 185 cm, ma è anche molto veloce. È un giocatore che fa della potenza fisica uno dei suoi punti forti, a cui abbina anche un’ottima tecnica di base. Calciatore che partecipa volentieri alla manovra e che non tende ad isolarsi, molto utile per dialogare con i compagni in attacco ma che offre anche la soluzione del lancio e/o del filtrante vista la sua propensione ad attaccare la profondità alle spalle dei difensori. Con la sua altezza e la sua stazza riesci a farsi valere anche nel gioco aereo. È un calciatore mobile, che ama variare la sua posizione in campo: spesso ama partire da sinistra per poi accentrarsi puntando l'avversario. Un profilo del genere in Serie A potrebbe rivelarsi un’arma importante visto lo strapotere fisico che ha dimostrato di avere nei duelli spalla a spalla e della velocità in campo aperto. Il numero di gol messi a segno in carriera di sicuro non è esaltante, 64 reti in 298 partite da professionista, ma se rapportati al minutaggio allora il discorso cambia. Il talento non è in discussione, così come le sue qualità tecniche e fisiche: è evidente di come il giocatore abbia bisogno di continuità e di sentirsi centrale in un progetto per consacrarsi in modo definitivo.
FUTURO – Il Milan lo ha individuato come rinforzo per l’attacco per la prossima stagione a parametro zero e ha già avviato contatti con i suoi agenti. Origi è un obiettivo concreto per Maldini e Massara, che dopo aver avuto ragione sul colpo Olivier Giroud vorrebbero pescare ancora dalla Premier per regalare a Pioli un centravanti dalle caratteristiche diverse rispetto al francese, ma che si possa comunque adattare molto bene allo spartito del gioco rossonero. Nel contratto del belga col Liverpool, in scadenza fra circa tre mesi, c’è una clausola di rinnovo unilaterale che si attiva al raggiungimento di un certo numero di presenze dell’attaccante; al momento però, visto lo scarso coinvolgimento che Klopp gli ha concesso, è alquanto improbabile che il numero 27 possa soddisfarne i requisiti. Sono attese novità delle prossime settimane, il MIlan ci prova sul serio per Origi.