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FOCUS MN - Chaka Traorè, dalla gavetta con il Parma al gol tra i grandi con il Milan

di Claudio Pogliaghi

Minuto 50 di Milan-Cagliari, ottavi di Coppa Italia: Chaka Traorè riesce a girarsi e a concludere con un destro secco in porta, Radunovic non è perfetto e la palla entra. Provvisorio 3-0 per il Milan, primo gol tra i grandi per il giovane ivoriano classe 2004. È uno di quei momenti che segna la carriera di un calciatore, a tutti gli effetti è la realizzazione di un sogno chissà quanto inseguito e voluto. Nel Milan dei giovani andato in scena ieri è toccato a lui: dopo la "favola Simic", ecco la "favola Chaka Traorè".

LA STORIA - Traorè nasce calcisticamente a Parma, dove nel 2019 è negli Under 17 A, e in campionato mette a segno ben 11 reti e 5 assist in 18 partite giocando come ala sinistra, mettendo già in chiaro che le abilità c'erano. La stagione successiva, la 2020/21, lo vede impegnato già in Primavera 2. Il rendimento non cala, anzi: 9 reti e 9 assist in 15 match, con due gol segnati anche nel campionato Under 18 e addirittura il debutto in prima squadra: un solo minuto in Coppa Italia contro la Lazio a gennaio, ne fa 5 in campionato, guarda caso, proprio contro il Milan nell'aprile 2021. I rossoneri lo tenevano sott'occhio da un po' e lo prendono subito a fine stagione, mettendolo da settembre 2021 in Primavera: il salto di qualità non gli fa paura, chiude l'anno con 30 presenze, 9 gol e 6 assist tra Youth League, Primavera 1 e Coppa Primavera. Nel 2022/23 i gol sono 8, gli assist 6 in 30 presenze. Il 2023/24 lo consacra come colonna della Primavera di Abate, arriva il contratto per la prima squadra e qualche minuto in Champions League prima e in campionato poi. Ieri sera, titolare in Coppa Italia, e si torna al minuto 50 di Milan-Cagliari.

ATTEGGIAMENTO - La bella storia di Chaka Traorè non è un caso. Ieri dopo la partita l'hanno sottolineato tutti, da Pioli a Mirante: i giovani di questo Milan sono seri, lavorano duro, non si tirano indietro e giocano con la giusta responsabilità. In un momento complicato a livello numerico come questo, avere il giusto atteggiamento è importantissimo, perché la prima squadra del Milan ha ora più che mai bisogno di attingere da un ottimo settore giovanile, che sforna talenti con la testa sulle spalle. "Ci sono tanti campioni come Leao, Maignan e Giroud, noi dobbiamo ascoltare i loro consigli". Queste le parole di Traorè ieri sera dopo la partita, ad amplificare il concetto già espresso, a sottolineare la maturità e l'umiltà con cui il ragazzo classe 2004 si sta approcciando al calcio dei grandi. E allora tutti i tifosi si augurano che Chaka li segua bene quei consigli, e metta in pratica tutto per il bene del Milan che verrà.


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