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Fabregas-Milan un "matrimonio che non s'ha da fare"

di Emiliano Cuppone

L’indiscrezione è di quelle che fanno saltare i tifosi sul divano, secondo voci che arrivano dalla Spagna, infatti, Cesc Fabregas potrebbe approdare al Milan il prossimo inverno.
Bella suggestione, d’altronde il ragazzo ha lasciato intendere di non essere troppo felice a Barcellona, nonostante abbia fatto di tutto per tornare in Catalogna lo scorso anno. Vicinissimo al Milan, proprio prima di prendere la via che l’ha portato alla corte di Guardiola e Vilanova, il centrocampista spagnolo ha fatto una scelta di cuore ed ha accettato l’idea di doversi giocare il posto in una squadra già piuttosto rodata, con centrocampisti dal livello assoluto che spesso l’hanno costretto alla panchina od a giocare fuori posizione.
A distanza di un anno, però, secondo i bene informati il ragazzo ci avrebbe ripensato, vorrebbe giocare, tornare leader come lo era nell’Arsenal, ed allora l’accostamento al Milan, in cerca di nuove colonne, viene facile. Certo, però, sembra stonare con le recenti mosse di mercato di casa rossonera, volte più al contenimento dei costi ed ad una ricostruzione fondata su giovani talentuosi, ma ancora da valorizzare.
Ecco perché questa bellissima suggestione, con il Milan e Fabregas che convolerebbero a nozze dopo tanti anni di corteggiamento rossonero, appare lontanissima dal potersi trasformare in realtà. Innanzitutto c’è da sondare la volontà del Barcellona, difficile che Vilanova si voglia liberare di un giocatore di questa caratura, per di più capace di ricoprire tutti i ruoli della mediana e di giocare anche nel tridente offensivo. I blaugrana hanno pagato Fabregas 40 milioni di euro (34 più 6 di bonus) solo un anno fa e versano nelle casse del giocatore 6 milioni di euro netti a stagione d’ingaggio. Difficile che, anche qualora accettassero l’idea del prestito, lascino partire il giocatore a titolo gratuito, dovendo ammortizzare la spesa fatta un anno orsono. Ancora più difficile, poi, che possano anche pensare di accollarsi parte dell’oneroso ingaggio del giocatore che, per la metà almeno, andrebbe a gravare sulle disastrate finanze del Milan.
La situazione economica rossonera è esattamente quella di metà luglio, quando partivano Thiago Silva ed Ibrahimovic per rimettere a posto i conti ed abbassare notevolmente il monte ingaggi. Difficile immaginare un Milan che possa portare a casa un giocatore che verrebbe a costare (nella migliore delle ipotesi, e cioè in prestito gratuito) almeno 3 milioni d’ingaggio, per di più con la certezza di non poterlo impiegare in Champions (complicato che Vilanova non gli faccia vedere il campo durante tutto il girone di qualificazione) e con la consapevolezza di avere più di qualche difficoltà a riscattarlo, per usare un eufemismo.
Non si vede dove possa essere l’affare. Non lo sarebbe sicuramente per il Barcellona che si priverebbe di un giocatore importante senza guadagnarci nulla e con un problema che si ripresenterebbe dopo soli 6 mesi. Non lo sarebbe per il giocatore che andrebbe a giocare senza la ribalta della Champions e con la consapevolezza di dover tornare comunque in Catalogna. Non lo sarebbe per il Milan che si caricherebbe un ingaggio pesante per un “contratto a tempo determinato” e con impiego limitato al solo campionato, per quanto il livello di Fabregas sia assolutamente alto.
Una suggestione da lasciar perdere, nulla di concreto e, almeno al momento, di concretizzabile. Non ci sono le condizioni per un’operazione del genere che appare niente più che un’indiscrezione priva di qualsiasi fondamento. Salvo che gli scenari cambino radicalmente da qui a gennaio, ci sentiamo assolutamente sereni nel poter affermare che quello fra Fabregas ed il Milan è un matrimonio che non s’ha da fare.

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