Estate di calciomercaos
Non avrà la disponibilità economica delle altre società mantenute dagli sceicchi, ma di certo non si può dire che il Milan non sia protagonista del calciomercato. Mentre gli altri stavano a guardare, i rossoneri si sono assicurati Montolivo, Traorè e Gabriel, quando le rivali hanno iniziato a muoversi, la pronta risposta Acerbi-Constant. Se per peso specifico Montolivo a parte, gli altri sono considerati scommesse, per valori sembrano promettere molto di più. In casa Milan non sono gli arrivi a suscitare stupore, bensì le tante e strane situazioni verificatesi in questi giorni. Si è iniziato con il clamore della cessione avvenuta poi stoppata, di Thiago Silva al PSG, si è continuato con il caso non caso Ibra, si è chiusa l'era Flamini, salvo poi essere riaperta post-last-minute, si sta ancora fugando ogni dubbio sul Cassano-pensiero, quando in attesa del reset, la giostra è ripartita dal difensore brasiliano. Le ultime indiscrezioni che danno il giocatore desideroso di guadagnare tanto di più, con il PSG tornato alla finestra, stanno spiazzando un po' tutto l'ambiente. Cosa succede in casa Milan? Esclusi i rumors vari caratteristici del calciomercato, sono le questioni reali a far pensare. Quella legata a Flamini ha lasciato tutti basiti, prima l'aspettativa chiesta dal giocatore, poi la chiusura della dirigenza, a seguire il passo indietro e l'accordo annuale, così come le continue sparate di Cassano ancora incerto sul proprio futuro, dopo un ritorno allo splendore dovuto solo ed esclusivamente ai rossoneri. Quella che si aprirà tra pochi giorni, per Adriano Galliani sarà la sessione del calciomercaos, un periodo in cui l'Ad milanista si troverà a far tutto e il suo contrario, pur di guarnire una rosa che oggi sembra buona, ma che necessita di ulteriori rinforzi e soprattutto, di obbligate conferme. Il Caso Thiago Silva torna ad animare l'ambiente, certi dettagli non possono passare inosservati, essendo appunto particolari, rischiano di influire in maniera determinante sulla prossima stagione. I tifosi aspettano speranzosi di non dover tornare a pregare il Presidente che stavolta avrebbe tutte le ragioni, per sbattere i pugni e dire realmente stop, ma alla pazienza.