Essien stecca anche da regista: urge un cambio di filosofia
Milan-Liverpool doveva essere la gara di Michael Essien perché Inzaghi gli aveva affidato le chiavi del centrocampo, ma lui ha fallito completamente, disputando una gara nettamente insufficiente e regalando il vantaggio al Liverpool, con un errore davvero grave in fase di disimpegno. Ha toccato pochi palloni e non ha mai tentato né una verticalizzazione né un passaggio per gli attaccanti.
UN BILANCIO NEGATIVO - Essien che è legato al Milan fino al 30 giugno 2015, con un contratto di 2,5 milioni (più 500mila in caso di terzo posto) è ormai un giocatore sul viale del tramonto; basti pensare che lo scorso gennaio Mourinho, che l’anno prima lo aveva voluto fortemente a Madrid e prima ancora al Chelsea, si è sbarazzato del ghanese senza batter ciglio. Lo scorso campionato, complice anche un problema fisico non ha mai brillato cosi come al mondiale. Il Milan fino a poco tempo fa considerava un giocatore cedibile, ma anche a causa del suo ingaggio pesante non è riuscito a cederlo…
CAMBIO DI FILOSOFIA - Una domanda sorge spontanea: ma in tempi di crisi, non solo calcistica, perché non puntare su ragazzi giovani del vivaio? Il Milan ne ha diversi, che con Pippo Inzaghi sono cresciuti molto. Uno di loro si chiama Alessandro Mastalli, classe 1996, ed è stato il protagonista nell’amichevole contro il Monza, quando prima si procurò un calcio di rigore e poi realizzò il raddoppio. Con le giovanili del Milan è stato sempre un punto fermo e molto spesso è risultato il migliore in campo. Oltre a Mastalli, in rampa di lancio ci sono anche Piccinocchi (attualmente fermo ai box per un infortunio) e Modic…