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ESCLUSIVA MN - Obiettivo Canobbio, Durante: "Ricorda Caniggia ma è meno attaccante. Il Milan vada su altri profili"

di Gaetano Mocciaro

Dall'Uruguay si parla di Agustin Canobbio come giocatore molto vicino al Milan. L'uruguayano, 26 anni, dal 2022 gioca in Brasile, all'Athletico Paranaense. È poco noto a queste latitudini anche se da un paio d'anni è nel giro della nazionale maggiore. Per conoscerlo meglio abbiamo contattato Sabatino Durante, grande esperto di calcio brasiliano. Ecco la sua opinione ai microfoni di MilanNews.it

Sabatino Durante, Agustin Canobbio è un giocatore da Milan?
"Non so se può fare bene, devo essere sincero. È un buon giocatore, ma ho l'impressione che il Milan gli stia un po' largo".

Che tipo di giocatore è?
"È la classica ala. Brevilineo, rapido. Magari lo prendono come alternativa a Leao o chissà, magari per sostituirlo. Perché di fatto è a sinistra dove opera".

Classico gioco: a chi somiglia?
"Direi Caniggia per la rapidità. Anche se Caniggia era più attaccante, mentre Canobbio è più un giocatore di fascia".

Cosa non ti convince?
"A fine anno è retrocesso con l'Athletico Paranaense e questo già mi lascia perplesso. Mi sembra davvero strano che il Milan provi a giocarsi il jolly così".

In che senso?
"Nel senso che se lo prendesse una squadra che lotta per non retrocedere lo posso capire: è una scommessa che magari ti può andar bene. Ma il Milan deve andare su altri profili".

Il mercato brasiliano di recente non ha dato grosse soddisfazioni. Per dire un nome: Paqueta
"Non scherziamo, Paqueta è un'altra cosa e lo ha dimostrato dopo il Milan e con la nazionale. Ma il giocatore va aspettato, lo dimostra un altro esempio come De Ketelaere".

A differenza degli altri giocatori citati è un giocatore più adulto
"Ha 26 anni ed è retrocesso con l'Athletico Paranaense. E questo dovrebbe far pensare. Se fosse più giovane, se giocasse col Flamengo lo potrei capire. Evidentemente l'algoritmo dice che è buono…".

Un sistema che è effettivamente ritenuto controverso, quello dell'algoritmo
"Io vado a vedere la partita dal vivo, mi bastano venti minuti per dire se uno è buono o no. Ora siamo moderni, ci sono le piattaforme e gli algoritmi. Ma il calcio va visto dal vivo e ne devi capire".


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