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ESCLUSIVA MN - Lo Slovan da chi lo segue da vicino: "Kucka è il leader ma la squadra è da Europa League"

di Gaetano Mocciaro

È già tempo di Champions League col Milan che torna a Bratislava 32 anni dopo l'ultima volta. A introdurci allo Slovan, campione di Slovacchia in carica e prossimo avversario dei rossoneri, il collega Lukas Vrablik, corrispondente per BBC, The Guardian e World Soccer dalla Slovacchia. In esclusiva per MilanNews.it 

Che Slovan Bratislava troverà il Milan?
"Stanno dominando in patria da qualche anno, in Champions è più difficile perché il livello è differente e la rosa non è così ampia. L'ultima partita contro il Kosice, finita in parità, ha evidenziato come sia complicato lottare su due fronti differenti per lo Slovan"

Qual è lo stile di gioco dello Slovan?
"Vladimir Weiss è probabilmente l'allenatore più vincente in Slovacchia nella storia recente, basti pensare all'exploit alla guida dell'Artmedia qualche anno fa, portata in Champions League e dove ha sfidato l'Inter. È un allenatore pragmatico, che punta prima di tutto ad avere una solidità difensiva e a non subire reti. 4-2-3-1 è il suo modulo, i giocatori lo apprezzano molto e devo dire che dal punto di vista psicologico è molto bravo".

Giocatori da temere?
"David Strelec, diventato peraltro l'attaccante titolare della nazionale slovacca. Giocatore interessante, tecnico e bravo anche in fase d'appoggio. Dico anche Nino Marcelli, ala sinistra di 19 anni è il nuovo che avanza, giocatore molto veloce. E poi Marko Tolic, che è il play della squadra che dà la creatività necessaria in assenza di Vladimir Weiss Jr.".

Il punto debole dello Slovan
"Non ha giocatori molto veloci in difesa, e nei contropiedi possono andare in difficoltà così come nelle transizioni veloci avversarie. Inoltre in generale il livello dello Slovan è visibilmente più basso degli standard delle squadre di Champions League".

Il cammino in Champions fin qui recita: zero punti, due gol fatti e quindici subiti. Ti aspettavi queste difficoltà?
"Il budget dello Slovan è di 20 milioni di euro ed è abbastanza esplicativo sulle differenze rispetto agli altri club di Champions League. Chiaro, è una cifra sufficiente per dominare in Slovacchia ma in Europa è un'altra dimensione. Quindi sì, direi che mi aspettavo queste difficoltà. Diciamo che la dimensione dello Slovan è più da Europa League".

Che partita ti aspetti?
"È anzitutto vista come un grande evento per i tifosi dello Slovan ma in generale per i tifosi slovacchi, anche perché la Champions League manca dal nostro paese dal 2010 quando ci partecipò lo Zilina. Lo Slovan partecipa al torneo per la prima volta nella sua storia e queste sfide sono vissute con grande entusiasmo. Poi, nel merito della partita è difficile aspettarsi una grande resistenza contro una squadra come il Milan che è chiaramente favorito. Non penso davvero che lo Slovan possa davvero impensierire i rossoneri e men che meno far punti, magari qualche buona occasione nel corso della partita sì".

Qual è la considerazione in Slovacchia hanno del Milan?
"In Slovacchia non si guarda molto calcio italiano, perché la Premier League è più popolare. Ma è chiaro che la reputazione del Milan sia molto alta e ricordo che i rossoneri di qualche anno fa erano molto apprezzati e seguiti, diciamo nel periodo in cui giocavano stelle come Shevchenko".

Partita speciale sarà per Juraj Kucka, giocatore che si è fatto apprezzare con la maglia rossonera
"Kucka è il leader dello Slovan. Ha avuto qualche problema fisico ma è notevole la sua professionalità, per come cura i dettagli. Nonostante abbia 37 anni, ha un fisico da 25enne, percorre tantissimi kilometri, contrasta, è un vero guerriero. È un esempio per gli altri giocatori. Magari al Milan non era un giocatore chiave ma qui lo è. In nazionale è stato criticato ma anche lì è uno dei giocatori più importanti degli ultimi 15 anni".


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