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ESCLUSIVA MN - Ex vice-ct USA: "Pulisic sia capitano del Milan, è lui l'esempio. Non Theo e Leao"

di Gaetano Mocciaro

Christian Pulisic è sempre più importante nel Milan di Paulo Fonseca. Lo statunitense è in stato di grazia e lo ha dimostrato anche nell'ultima partita contro il Brugge, aperta da una sua rete direttamente dalla bandierina del calcio d'angolo. Ne abbiamo parlato con chi lo conosce bene, come Paolo Stringara, ex vice di Jurgen Klinsmann come commissario tecnico degli Stati Uniti. Ecco le sue parole in esclusiva a MilanNews.it.

Pulisic sta diventando un giocatore imprescindibile per questo Milan. Sembra aver fatto un ulteriore scatto
"Assolutamente sì. Il gol nel derby gli ha dato ulteriore fiducia ed è un giocatore fatto apposta per giocare nel Milan, perché è una squadra piena di trequartisti e lui può giocare ovunque: largo a destra, a sinistra, dietro la prima punta. Si sta rivelando quel che mi aspettavo che fosse. Quando lo vedevo 17enne pensavo che sarebbe diventato un campione". 

Oltre a saper giocare in tutte le zone della trequarti contro l'Udinese ha dimostrato una duttilità incredibile, ci mancava soltanto che giocasse anche in porta
"Secondo me ci sono diversi giocatori, anche campioni nel Milan, che dovrebbero prendere esempio da Christian per come si mette a disposizione, per l'entusiasmo che ha e per quel che tira fuori a ogni partita".

Messaggio da inviare a Theo e Leao?
"Già dal loro linguaggio del corpo vedi un atteggiamento di sufficienza, un giocare senza gioia. Pulisic gioca con la gioia".

Proprio la questione dei leader al Milan è un tema di cui si è discusso in queste settimane
"Da calciatore, se vedo un compagno di squadra con un atteggiamento di sufficienza mi sgonfio. Al Milan ha giocato gente tipo Rino Gattuso. Se penso a lui e poi vedo Leao mi sembra un altro sport e parlo di atteggiamento in campo. Gente come Pulisic, ma posso dire che anche Chukwueze mi è piaciuto col Brugge per atteggiamento, fa la differenza anche perché trascina gli altri a fare meglio, trasmette entusiasmo, Theo e Leao non possono essere l'esempio e non a caso Fonseca li ha anche esclusi, ma non perché sia impazzito. Ma perché, e lo dico da allenatore, dentro uno spogliatoio preferisco gente che abbia voglia e un atteggiamento sano. Io dico: immaginate il Milan con Theo e Leao con un altro atteggiamento cosa potrebbe fare". 

L'atteggiamento positivo di Pulisic si riscontra anche dalla prima breve intervista in italiano. Alcuni giocatori anche dopo tre anni in Italia non hanno ritenuto necessario imparare la lingua
"E questo conferma ciò che ho detto prima: la voglia, la volontà e il senso di appartenenza. Queste qualità Christian le ha tutte. E se penso a un capitano per il Milan mi immagino proprio lui per quel che fa, per come si comporta, per l'atteggiamento che ha. E secondo me si sta trascinando dietro la parte vogliosa dello spogliatoio".

Per Fonseca la svolta contro il Brugge è arrivata con lo spostamento di Pulisic come trequartista centrale. Alla fine, tra tutte le posizioni, è proprio quella da centrale dietro la punta la migliore?
"Secondo me sì, perché ha queste penetrazioni palla al piede che sono micidiali".


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