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ESCLUSIVA MN - Eranio: "Questo Milan non è un gruppo, ma tanti gruppetti. Il club difenda Fonseca"

di Gaetano Mocciaro

Intervenuto ai microfoni di MilanNews.it, l'ex rossonero Stefano Eranio ci dice la sua sull'inizio di stagione della squadra di Paulo Fonseca:

Stefano Eranio, che impressioni ha avuto dal Milan fin qui?
"Inizialmente sembrava una squadra molto slegata, fino al derby dove hanno tirato dal cilindro una prestazione veramente sontuosa cambiando un po' il modulo in campo. Normale che il Milan con la qualità che ha dovrebbe dare più continuità. Ci sono giocatori che dovrebbero dare qualcosa in più, sono quelli che hanno una qualità e potenzialità per fare la differenza e in questo momento non lo stanno facendo".

Fonseca sta affrontando delle difficoltà, sembra che la squadra non sempre lo segua
"Quando le cose non vanno tanto bene è molto più semplice delegittimare l'allenatore. Se non sei dentro gli allenamenti, come si comportano i giocatori diventa difficile dare un giudizio. Entrando nel merito di quel che si vede in campo dico che il problema è si scatenano delle situazioni negative partendo da errori individuali. A Firenze ad esempio è incredibile l'errore di Tomori che porta al 2-1 dei viola". 

Fonseca a fine partita ha posto l'accento sui rigori, calciati da giocatori che non dovevano essere incaricati a farlo
"È una cosa grave e la società deve intervenire. Berlusconi legittimò Sacchi davanti al gruppo, lo stesso dovrebbe fare questa proprietà, perché in caso contrario diventa un problema. Se i rigore lo calcia Theo o Abraham e non Pulisic non va bene, significa che qui si pensa singolarmente e non di squadra".

Ricorda episodi simili?
"Non è la prima volta che succede nel calcio, qualcuno magari si vuole sbloccare. Non è raro vedere giocatori che vanno dal dischetto e si tolgono la palla a vicenda. Che se segni si mette tutto a tacere, il problema è sbagliare. E i giocatori del Milan lo hanno fatto addirittura due volte, non era facilissimo".

Tra i giocatori in difficoltà gli inglesi: le prestazioni di Tomori sono al di sotto delle aspettative
"La difficoltà di Tomori è una, quella di essere sempre sicuro di prendere la palla e in certe situazioni bisogna crescere. Nel calcio inglese giocatori della sua caratura entrano in scivolata, cose che non si devono fare".

Per Abraham siamo a sette presenze e un gol su rigore
"Abraham non è mai stato un goleador, ma semmai si distingue per il lavoro di squadra. A Firenze si è visto solo quando ha sbagliato il rigore, ma è un generoso, si muove bene, Si dovrebbe sbloccare. Questa poca lucidità sotto porta è anche la conseguenza di un giocatore che spreca molte energie senza palla. Deve lavorarci su".

Loftus-Cheek invece ha perso il posto
"Nel caso di Loftus-Cheek vedo più un problema di testa. Anche l'anno scorso a un certo punto non lo vedevi più. Deve crescere, avere la voglia e dovrebbe arrabbiarsi un po' di più. È un giocatore di potenzialità incredibili ma inespresse".  

Questo Milan dove può arrivare?
"Il problema è più a livello europeo perché a Leverkusen se prendi 5-6 gol non c'è nulla da dire. In Italia comunque sia il Milan è competitivo e certamente può fare un buon campionato. Certo che alcuni singoli che dovevano farti la differenza ti creano delle problematiche e non è un problema di Fonseca ma della squadra".

Lei ha fatto parte della squadra 1996/97: allenatore Tabarez, difficoltà iniziali con un allenatore straniero finite nell'esonero. Ci vede analogie?
"Ce le vedo ma sono convinto che questo Milan sia competitivo, ma serve che i giocatori facciano gruppo e seguano l'allenatore. Di gruppi, invece, ne vedo tanti…".


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