ESCLUSIVA MN - Braglia: "Il Como non va più a mille all'ora. Allegri? Chiunque oggi farebbe male al Milan"
Ultima partita di campionato, prima della pausa internazionale: Milan-Como a San Siro. Ne abbiamo parlato con un doppio ex come Simone Braglia. Ecco le sue parole a MilanNews.it.
Milan-Como, che partita si aspetta?
"Una partita in cui ci sarà pressione sul Milan che non passa un buon periodo. Ma non è il Como dell'andata, all'epoca andava a mille, tanto che anche la Juventus ha rischiato grosso. Pertanto il Milan è favorito e San Siro avrà la sua importanza, anche se magari l'ambiente esterno potrebbe influenzare".
Il tecnico dei lariani, Fabregas, è stato anche accostato al Milan. È un profilo per i rossoneri?
"Fabregas è un allenatore che farà parlare di sé, tra i giovani tecnici uno dei più interessanti. Ma oggi lui e il Como stanno lavorando a un progetto ampio, che va dalla valorizzazione dei giovani talenti allo stadio. Una squadra che diventerà importante che ha dietro una proprietà importante. E lui è anche azionista. Pertanto non ce lo vedo a oggi in un contesto diverso da quello di Como".
Conceiçao le piace?
"Sì. È la società che non mi piace, non si sa chi fa cosa".
Il tecnico portoghese sembra non avere molte chance di permanenza
"Penso che la società abbia già fatto le sue scelte e indipendentemente dai risultati che arriveranno non penso che possa essere confermato".
Lei ha vissuto un anno al Milan, il 1997/98, che ha delle similitudini con questa squadra: tra le favorite della vigilia, ha chiuso al decimo posto
"Ho chiuso la carriera in un Milan che ha avuto un'annata tra le più disgraziate. C'era anche un problema dato alla credibilità del ritorno di mister Capello, non c'era condivisione nel suo ritorno. Alla fine un allenatore non ben voluto ha portato quelle discrepanze che hanno portato la squadra a non vincere nulla. Speravo almeno nella Coppa Italia, invece subimmo pure la rimonta in finale contro la Lazio".
L'Allegri-bis sarebbe pertanto da scartare, visti i precedenti?
"Sono dell'idea che in questa società può arrivare anche Klopp o Guardiola, ma non credo possa fare bene. Perché non c'è chiarezza, non ci sono condivisioni e ruoli chiari. Chiunque andrebbe in difficoltà".
Da ex portiere come giudica il momento di Mike Maignan?
"Il valore non si discute, non è che lo perdi da un momento all'altro. Ma sfido a giocare in una squadra con questi alti e bassi, la squadra non lo difende dalle offensive che costantemente arrivano. E lui non ha la stessa serenità dell'anno dello scudetto, dove parava tutto".