Entra lui e cambia il Milan
Siamo stati noi di MilanNews ad invocare per primi un maggiore impiego per l'attaccante Maxi Lopez, Massimiliano Allegri ha fatto orecchie da mercante, ma ha raccolto i primi frutti. Il Milan parso nullo nella fase offensiva in quel di Udine, sembrava gridare il proprio bisogno di una boa. Orfano di Ibra, lo scacchiere rossonero ha perso con lo svedese il proprio faro, il fulcro del gioco. Volendo tralasciare l'aspetto dato dal valore tecnico del giocatoe, è quello oggettivo a far la differenza. Tolto ad una squadra il proprio centravanti, a rigor di logica la stessa formazione prova fatica nell'individuare il perno della manovra. La deduzione prima sottolineata fino alla vigilia di Udinese-Milan, era quella di vedere impiegato al posto di Ibra il suo sostituto quasi naturale: ovvero Maxi Lopez. Il ballottaggio tra Robinho e l'ex catanese, reso pubblico dal tecnico rossonero in sede di conferenza stampa, aveva mosso negli scettici un senso di confusione. Troppa differenza di gioco e fisico tra i due, improponibile un confronto. Il brasiliano elemento tecnico e portato alla corsa, non avrebbe mai e poi mai, effettuato il gioco di una prima punta potente, portata a favorire la manovra. Così è stato. Dentro Binho out Maxi, Milan in costante affanno e inconsistente in avanti. Troppo facile per Benatia e co. arginare gli artefici di una manovra pachidermica, molto più impegnativo e proibitivo, contrastare i velocisti ispirati da un una boa in grado di segnare prima e rifinire poi. Serve Lopez al Milan, serve la sua fisicità, il suo modo di velocizzare il gioco, molto differente da quello di Ibra nettamente più solista. Urge ai rossoneri il brio di un nuovo arrivo, pronto a tutto per conquistare fiducia e tifosi, allo stesso modo serve al Diavolo un finalizzatore, visti i problemi palesati di recente sottoporta e vista soprattutto, l'eccessiva leggerezza di un reparto affidato a due talenti, poco fisici e poco affini se non accomunati ad un numero nove.