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El Shaarawy-Balotelli, situazione capovolta nel giro di un anno

di Matteo Calcagni

Come cambiano le cose nel giro di dodici mesi... La scorsa estate, a causa di un campionato in calando ed una Confederations Cup da "non protagonista", Stephan El Shaarawy era stato posto sull'altare delle critiche (e delle voci di mercato). La volontà rossonera di puntare sul 4-3-1-2 sembrava una sorta di bocciatura per il giovane savonese, costretto ad adattarsi ad un ruolo non propriamente suo. Le reti in amichevole e la gemma di Eindhoven rimisero la situazione sui binari più consoni, ma poi arrivarono gli infortuni... Prima i problemi muscolari, in seguito la microfrattura al piede, la ricaduta e la conseguente operazione. Oggi, dopo un lungo calvario, il Faraone è ritenuto il faro con cui illuminare il cammino.

FIDUCIA E DESIDERIO - Intervistato da La Gazzetta dello Sport, El Shaarawy ha sottolineato di non essere preoccupato da quest'ondata di eccessiva pressione: "La cosa non mi preoccupa. Anzi, mi stimola. Nonostante sia stato fermo a lungo sento molta fiducia e stima nei miei confronti. Intendo ripagare tutti. Alla pressione replico ponendomi l’obiettivo di tornare importante per il Milan e riprendermi la Nazionale, a prescindere da chi sarà il ct".

SITUAZIONE RIBALTATA - Se la scorsa estate tutta l'attenzione era spostata su Mario Balotelli, ora la situazione pare essersi capovolta: il Mondiale non esaltante e le polemiche post Italia-Uruguay hanno posto il numero 45 in seconda fila, almeno fin quando ricomincerà la stagione. El Shaarawy, conscio del valore del compagno, ne ha parlato in questo modo alla rosea: "Ha una grande voglia di dimostrare cosa sa fare e tornare a essere un campione, perché ha tutte le qualità per riuscirci. Per noi è importantissimo". La speranza è che la coppia di giovani attaccanti possa esprimersi al massimo, insieme, garantendo al Milan un importante contributo tecnico e realizzativo.


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