E' l'ora di svegliarsi (in tutti i sensi)
La faccia di Pippo Inzaghi, più volte inquadrata dalla regia televisiva nel corso della partita con il Manchester City, era tutto un programma. Un’espressione corrucciata, arrabbiata e, per certi versi, delusa. Si, forse è proprio quella stessa delusione che ha invaso i tifosi del Milan nel vedere quei giocatori, seppur in ritardo di condizione, fare l’ennesima figuraccia in mondovisione. Perché queste tournée, oltre a elargire sostanziosi cachet, vengono trasmesse in tutto il mondo in quanto, le squadre che vi partecipano, sono tra le più seguite a livello planetario. E il Milan, quello che anche Inzaghi ha contribuito a rendere grande, non era abituato a queste umiliazioni ed è proprio su questo aspetto, oltre a quello tecnico (dove il materiale a disposizione è quello che è) che Pippo deve intervenire.
BRUTTE SENSAZIONI – A vedere i 180 minuti giocati dai rossoneri contro Olympiacos e Manchester City, la prima cosa che è balzata all’occhio, oltre all’aspetto fisico, è stata la mancanza di grinta, voglia e cattiveria agonistica all’interno della squadra. È da tanto tempo che sia la critica sia i tifosi rimproverano questo atteggiamento di supponenza da parte di molti giocatori, quasi non avessero capito il valore della maglia, seppur in una fase di decadimento, che indossano. Le amichevoli estive servono anche a questo, a temprare lo spirito di gruppo. Ma qualcosa sembra non funzionare. Se il Manchester United, per caricare i suoi fans in vista della partita con la Roma ha ricordato il 7-1 di qualche anno fa, in casa rossonera sarebbe servito ricordarsi delle cinque sberle prese, in mezz’ora, un anno fa a Monaco di Baviera proprio contro il City. Ma, evidentemente, a nessuno è venuto in mente di provare a lavar via quella prestazione da incubo. Anzi, è stata ripetuta con un passivo maggiore.
DANNO D’IMMAGINE – Oltre all’aspetto tecnico, i cattivi risultati ottenuti dal Milan in terra americana sono anche un brutto colpo per il marchio e l’immagine del club. Un brand, seppur forte, funziona meglio se è affiancato dai risultati, siano essi ottenuti in competizioni ufficiali sia in kermesse economico-sportive come quella della Guinness International Champions Cup. In più, questa situazione, non aiuta nemmeno i tifosi a riavvicinarsi alla squadra. Gli abbonamenti, sia al botteghino sia online, vanno a rilento e ciò non aiuta le casse societarie. Contro il Liverpool, Pippo cercherà di mandare in campo una squadra che possa, quanto meno, ben figurare per cercare di mettersi alle spalle una fase difficile. Ma non sarà facile.