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E' ancora una storia infinita

di Matteo Calcagni

Avvicendamenti in Società e possibili cambi al timone? Silvio Berlusconi ha voluto spazzare via le voci con un colpo di spugna, rafforzando la sua piena fiducia nei confronti di Adriano Galliani. Lo stesso Amministratore Delegato, come riportato da "Sky Sport 24", aveva scherzato sulle voci di un suo possibile addio, segno che la situazione non fosse affatto preoccupante. Ci ha pensato poi il Presidente rossonero a fugare i residui dubbi, puntando su un dirigente a cui è legato da un'amicizia lunga tre decadi. Come ogni lungo rapporto, possono emergere anche delle incomprensioni, come accaduto più volte in questo 2012: tra i due ci sono state alcune divergenze, soprattutto in sede di mercato. Impossibile dimenticare il caso Pato-Tevez quando, ad operazioni ormai concluse (Pato al PSG e Tevez al Milan), Berlusconi decise di bloccare tutto. Galliani era volato in Inghilterra per agguantare l'Apache, ma dovette fare ritorno in Italia a mani vuote. Episodio simile anche in estate quando l'Amministatore Delegato, dopo essersi recato a Parigi per cedere Thiago Silva, fece marcia indietro per volere presidenziale. I tifosi accolsero con gioia quel dietrofront, salvo poi assistere ad un doppio trasferimento (Ibrahimovic oltre al brasiliano) nelle settimane successive. Tutto questo però non sembra aver scalfito i rapporti fra il numero 1 e il numero 2 del Milan, saldi (almeno all'apparenza) come nei primi anni della gestione Berlusconi. Il Diavolo quest'estate ha operato un totale e profondo rinnovamento e, probabilmente, la stagione in corso non sarà una delle più gloriose degli ultimi 26 anni. Ciò non toglie che, magari già dal 2013, il team rossonero possa ricominciare a costruire le fondamenta per un nuovo ciclo vincente: un ciclo che, oltre al nome di Berlusconi, sarà ancora legato alla straordinaria sapienza gestionale e calcistica di Adriano Galliani.


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