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Dopo la prova di forza, il rilancio

di Stefano Maraviglia

Che il Barcellona rappresenti ora il top tra le squadre di caratura mondiale è un dato di fatto, ciò che va sottolineato è altro. Il Milan esce dalla doppia sfida con un "solo" punto a suo favore, i blaugrana con ben quattro, ma il campo ha dato segnali particolari, tutti più che positivi. Se all'andata in molti hanno sbuffato per la partita di Abbiati e co. fatta di sofferenza e cordata difensiva, ben diverso (anche nel risultato) è stato il match di San Siro. E' vero, i blaugrana sono usciti imbattuti, ma comunque violati ed è lecito dirlo, "aiutati". Ogni partita è una storia a se, ogni episodio però può condizionare un match, ciò che ha giocato a sfavore dei rossoneri torna quasi utile, come attestato di stima. Fronteggiare i più forti del mondo, riprenderli e doversi solo piegare alla bravura agevolata da terzi fattori è tutt'atro che riduttivo. Ibra e co. escono forti dal doppio confronto con gli spagnoli. Se non ai fini del sorteggio e della classifica del girone, l'onda d'urto potrebbe rilanciare ulteriormente la truppa di Allegri, nella corsa al campionato prima e alla scalata europea poi. La sconfitta in Champions ha lasciato in bocca un sapore meno amaro di quanto accaduto in altre occasioni, se i numeri, il punteggio e alcuni dati statistici inchiodano la squadra, molti altri fattori la proiettano verso un futuro più accattivante di quanto pronosticato dai più. Sarà pur difficile tornare a dominare in campo internazionale, ma tener testa ai migliori, diffonde sicuramente grande voglia, fiducia e magari chissà, potrebbe incentivare il presidente Berlusconi ad operare con una certa decisione anche in sede di mercato. Di forza il Milan ne ha da vendere, mentalità ed esperienza non gli fanno difetto, preso quanto di buono emerso dalla sfida con i catalani, resta solo da lavorarci su in ogni modo possibile.


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