.

DNA vincente e serietà: ecco chi è Bryan Cristante

di Pietro Mazzara

La sempre più probabile convocazione in Champions League di Bryan Cristante è solo l’ultimo step di un processo di maturazione che, in questi ultimi sei mesi, sta vedendo il giovane centrocampista rossonero imporsi in maniera importante all’interno della formazione Primavera allenata da Aldo Dolcetti. Prelevato dal Milan nell’estate del 2009 dalla Liventina Gorghense, società dell’eccellenza veneta, è stato il primo giocatore di una società dilettantistica ad essere convocato da una nazionale giovanile, convocazione arrivata dal tecnico federale Antonio Rocca per il Torneo Giovani Speranze, disputato a Coverciano tra l’11 il 13 giugno dello stesso anno. Una grande soddisfazione per lui, cresciuto nel vivaio della Liventina, società affiliata al Milan tramite il progetto delle scuole calcio. Il suo primo anno in maglia rossonera è subito importante perché, con la maglia dei giovanissimi Nazionali, vince il titolo di campione d’Italia da protagonista giocando per interno la finalissima che i ragazzi allora allenati da Roberto Bertuzzo vinsero contro la Roma con un secco 3-0 riportando, in via Turati, un titolo tanto importante a livello di settore giovanile che mancava, dalla bacheca rossonera, dalla stagione 2006-07. La sua duttilità tattica, la sua presenza sempre costante in mezzo al campo e la sua grande serietà negli allenamenti gli valgono la promozione nella rosa degli Allievi Nazionali allenati da Cesare Beggi e, anche qui, Cristante si impone ad alti livelli prendendo in mano le redini della mediana della formazione che si laurea campione d’Italia di categoria grazie alla rete di Kingsley Boateng. Un DNA vincente, quello di Bryan, che nel rimpasto generazionale della Primavera, dopo il biennio Stroppa, trova fin da subito una maglia da titolare con Dolcetti e, giocando in un campionato dove non aveva mai maturato nessuna esperienza come il Primavera, si impone senza paura. Il suo carattere molto introverso fuori dal campo (è raro vederlo concedersi a microfoni e taccuini) forse lo rende meno mediatico rispetto ad altri compagni di squadra ma la sua costanza, la sua serietà negli allenamenti lo hanno portato all’attenzione di Massimiliano Allegri che lo ha messo, così come altri, sotto controllo e, da quello che è trapelato, l’anno prossimo, se queste saranno le sue performance, potrebbe essere uno degli aggregati al raduno estivo per un Milan sempre più verde, sempre più fatto in casa.


Altre notizie
PUBBLICITÀ