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Cudicini: "Spero che l'effetto Champions carichi il Milan, squadre di Conte sempre ostiche. Kane? Lo insultavo..."

di Antonello Gioia

Carlo Cudicini, ex calciatore di Milan e Tottenham, di ruolo portiere, oggi osservatore del Chelsea, si è così espresso in vista di Milan-Tottenham su MilanTV.

Ricordi il tuo esordio in rossonero?

"Ebbi la possibilità di far parte della prima squadra del Milan per quasi 6 mesi. Essendo un grandissimo tifoso rossonero per me è stata una emozione incredibile: potersi allenare con campioni incredibili e dal grande talento. Ho esordito in Champions, giocando 90 minuti anche a San Siro: tappe epiche della mia vita da tifoso e da professionista. Ho cercato di essere il più freddo possibile, anche se non è stata una cosa facile. Poi dopo la partita familiari e amici mi hanno fatto realizzare ciò che era successo...".

Nella tua carriera hai lavorato con Vialli...

"Vialli è stato una persona molto importante per me. Mi ha voluto lui al Chelsea e questa scelta ha cambiato tante cose nella mia vita. Luca ha un posto speciale nel mio cuore e ha avuto un posto speciale della mia carriera".

Che club è il Tottenham?

"Il Tottenham è un club particolare, perché potenzialmente potrebbe competere ad altissimo livello ogni stagione: hanno uno stadio meraviglioso, un centro di allenamento meraviglioso, tifosi che aspettano da tanti anni di celebrare qualche trofeo... C'è tutto, ma se non successo... qualcosa manca. Sono convinto che con Conte questo traguardo di vincere qualcosa si possa avvicinare. Ha fatto un ottimo lavoro l'anno scorso. Quest'anno, dopo una partenza più che positiva, hanno avuto un po' di alti e bassi".

Che Conte ti aspetti?

"Tutte le squadre di Conte sono ostiche, lavorano molto e sono ben messe in campo e sono sempre pericolose".

Hai conosciuto Kane prima della sua esplosione...

"Quando Kane si affacciò alla prima squadra era un ragazzino. Ho avuto la fortuna di conoscerlo prima del rientro al Tottenham dopo i due prestiti e dopo. Era una persona più matura, sapeva il fatto suo e io in una certa maniera lo insultavo, perché a fine allenamento prendeva due sacche di palloni e tirava, tirava, tirava... Ed ero io la vittima. Questo fa capire la mentalità che i prestiti avevano dato a Kane".

Sei tornato a San Siro in occasione del Milan-Tottenham del 2011...

"Saranno due partite diverse. Il Tottenham di Redknapp basava la squadra sulle individualità, mentre Conte la preparerà in maniera diversa e con un modulo diverso. Per me è un ricordo piacevole perché tornai a San Siro. Quando senti l'inno della Champions ti vengono i brividi e ti carichi: spero, da tifoso del Milan, che ci possa essere questo effetto anche martedì".


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