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CorSport - Sono tanti i colpevoli del flop del Milan, Conceiçao compreso

di Lorenzo De Angelis

Nel post partita di ieri sera Zlatan Ibrahimovic ha espresso tutto il suo rammarico dicendo che se il Milan non si è qualificato agli ottavi di Champions League è solo per colpa sua. Il Senior Advisor di RedBird ha parlato di suicidio sportivo, e non potrebbe essere altrimenti dato che il volto dell'eliminazione è proprio quello di un giocatore rossonero, ovvero Theo Hernandez

La doppia, superficiale, ammonizione rimediata dal 19 francese è l'immagine perfetta della sua stagione, che rischia seriamente di avere conseguenze dirette sul suo futuro al Milan, ancora in bilico considerati i discorsi per il rinnovo in corso. Scrive però questa mattina Il Corriere dello Sport che sono tanti i colpevoli nel Diavolo, non solo il francese, che comunque resta il principale. 

Tra questi rientra ovviamente anche Sergio Conceiçao, che in conferenza stampa ha cercato di giustificarsi dicendo: "Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni. In questo mese e mezzo non si è lavorato con i titolari, si lavora in pochi con chi fa cose diverse. Abbiamo vinto l’unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15. Non è tutto perfetto, c’è tanto da lavorare. Ma bisogna ricordarsi di questo. L’atmosfera qui al Milan non è la migliore e l’espulsione lo dimostra: dobbiamo lavorare su questo a livello mentale sui giocatori. Credetemi, non è facile, non è facile". 

Il Milan dunque continua a non trovare una propria quadra, una propria dimensione, e se neanche chi dovrebbe guidarlo riesce a trovare contromisure significa che la situazione è grave, tanto. Però, come detto, c'è da dire che soprattutto ieri sera lo stesso Conceiçao non è che abbia aiutato, anzi, le sostituzioni effettuate hanno lasciato tante perplessità, che rendono il portoghese responsabile tanto quanto Theo di quest'eliminazione del Milan. 


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