CorSport - Sono tanti i colpevoli del flop del Milan, Conceiçao compreso
Nel post partita di ieri sera Zlatan Ibrahimovic ha espresso tutto il suo rammarico dicendo che se il Milan non si è qualificato agli ottavi di Champions League è solo per colpa sua. Il Senior Advisor di RedBird ha parlato di suicidio sportivo, e non potrebbe essere altrimenti dato che il volto dell'eliminazione è proprio quello di un giocatore rossonero, ovvero Theo Hernandez.
La doppia, superficiale, ammonizione rimediata dal 19 francese è l'immagine perfetta della sua stagione, che rischia seriamente di avere conseguenze dirette sul suo futuro al Milan, ancora in bilico considerati i discorsi per il rinnovo in corso. Scrive però questa mattina Il Corriere dello Sport che sono tanti i colpevoli nel Diavolo, non solo il francese, che comunque resta il principale.
Tra questi rientra ovviamente anche Sergio Conceiçao, che in conferenza stampa ha cercato di giustificarsi dicendo: "Sono arrivato un mese e mezzo fa, ma mi fanno paragoni con allenatori che erano qui da anni. In questo mese e mezzo non si è lavorato con i titolari, si lavora in pochi con chi fa cose diverse. Abbiamo vinto l’unico trofeo che potevamo vincere, siamo in semifinale di Coppa Italia e in campionato, da quando sono arrivato io, abbiamo fatto 14 punti e il Napoli 15. Non è tutto perfetto, c’è tanto da lavorare. Ma bisogna ricordarsi di questo. L’atmosfera qui al Milan non è la migliore e l’espulsione lo dimostra: dobbiamo lavorare su questo a livello mentale sui giocatori. Credetemi, non è facile, non è facile".
Il Milan dunque continua a non trovare una propria quadra, una propria dimensione, e se neanche chi dovrebbe guidarlo riesce a trovare contromisure significa che la situazione è grave, tanto. Però, come detto, c'è da dire che soprattutto ieri sera lo stesso Conceiçao non è che abbia aiutato, anzi, le sostituzioni effettuate hanno lasciato tante perplessità, che rendono il portoghese responsabile tanto quanto Theo di quest'eliminazione del Milan.