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CorSport - Milan contro Juve: Pioli fedele a se stesso. Oltre le assenze per lanciare un segnale al campionato

di Francesco Finulli

Questa sera sarà finalmente il grande momento di Milan-Juventus. A San Siro, alle ore 20.45, andrà in scena una classicissima del calcio italiano che quest'anno mette subito tanto in palio là in cima alla classifica di Serie A. Per le due squadre ci sono grandi assenze, specialmente difensive ma bisognerà andare oltre alle defezioni e cercare di portarsi a casa tre punti che sarebbero già fondamentali.

Emergenza

Come sottolinea questa mattina il Corriere dello Sport, sia il Milan che la Juventus sono rimaste vittime di diverse defezioni nell'ultimo periodo, in particolare difensive. I rossoneri, al di là dei lungodegenti Bennacer e Caldara, dovranno fare a meno di due squalificati. Non due a caso. Uno è Mike Maignan e l'altro è Theo Hernandez. La sfortuna ha voluto che anche Sportiello, secondo portiere rossonero, si facesse male: stasera dunque, a due anni e mezzo dall'ultima volta, sarà il momento di Antonio Mirante. Mentre a sinistra viene data fiducia a Florenzi che, quando chiamato in causa quest'anno, si è sempre ben comportato. Un'altra assenza che peserà sarà quella di Ruben Loftus-Cheek: l'inglese non è riuscito a recuperare per tempo e punterà direttamente alla partita di Champions contro il Psg. Ci saranno invece sia Kalulu che Krunic come armi dalla panchina. Assente anche Chukwueze. Per i bianconeri fuori mezza difesa: con Danilo, Alex Sandro e De Sciglio ai box. Anche Chiesa e Vlahovic non al 100% ma comunque presenti.

Coerenza

Nonostate i tanti cambi, specialmente quello del portiere, Pioli non può piangersi addosso e soprattutto, a livello tattico, non poteva inventarsi qualcosa di nuovo in poche ore. Nella fase di costruzione rossonera, Mike Maignan gioca un ruolo cruciale e nella gestione del pallone con i piedi è più che affidabile. Nelle partite in cui era stato infortunato Sportiello lo aveva sostituito in maniera impeccabile: sia tra i pali che con i piedi. Ora tocca a Mirante e Pioli non ha intenzione di snaturarsi: "Massima fiducia in Antonio", ha dichiarato ieri. Dunque il Milan anche senza il suo leader in area di rigore o privo del suo incursore a sinistra, imposterà la partita come sempre: con la volontà di comandarla e mettere alle corde l'avversario. I rossoneri nell'ultimo mese hanno già dovuto gestire diverse assenze ma lo hanno fatto sempre molto bene: certo, questa sera forse serverà una concentrazione ancora maggiore in fase difensiva con il reparto che dovrà essere compatto anche per aiutare Mirante. Un portiere esperto, non c'è dubbio, ma i 40 anni e la ruggine della poca abitudine al campo si farebbero sentire da tutti.


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