CorSport - L'Europa League è un'opportunità ma vanno calcolati i rischi
La gara del St.James' Park è ancora fresca nella memoria dei tifosi rossoneri. Una serata dolceamara come l'ha definita lo stesso Pioli nel post partita: da una parte la grande delusione per aver fallito la qualificazione agli ottavi di Champions, dall'altra il sollievo di avere ancora la possibilità di misurarsi in Europa in questa stagione, seppur in Europa League. Adesso forse è difficile ma a febbraio è giusto vedere la competizione come un'opportunità importante, nonostante i rischi che porta con sè.
Calendario e infortuni
Il Corriere dello Sport individua quattro motivi per i quali l'Europa League va affrontata con grande intelligenza. Ovviamente a monte c'è il presupposto che il Milan giocherà per vincerla. Le due questioni più provanti, però, saranno legate alla tenuta fisica della squadra: da un lato ci sarà un calendario non semplice, dall'altro si vedrà se Pioli riuscirà a frenare l'emorragia di infortuni di questa prima parte di stagione. Il Milan ha un turno in più da fare rispetto agli ottavi di finale di Champions, quello dei playoff e dunque giocherà due gare in più. Senza considerare l'alternanza domenica-giovedì e la possibilità di dover scendere in campo anche di lunedì. Tutto questo potrebbe non fare bene alla salute dei giocatori del Milan, già messa a dura prova in questi primi mesi. Tutto ruoterà a che effetti avranno gli accorgimenti che Pioli e il suo staff hanno detto di aver preso per contrastare l'infermeria piena.
Soldi e storia
Glia altri due rischi, sono più motivazioni per le quali era meglio continuare in Champions piuttosto che in Europa League. Anche se è inutile piangere sul latte versato e l'atteggiamento deve essere come quello di Leao a fine gara in Inghilterra: vedersi come favorita nella competizione e provare a vincerla. Ad ogni modo l'Europa League, per forza di cose, porta nelle casse rossonere molti meno soldi di quanto avrebbe potuto portarne la coppa dalle grandi orecchie. Se si vuole pareggiare l'utile messo insieme la scorsa stagione, di fatto si deve arrivare in finale e poi chiaramente anche vincerla se si vogliono incrementare gli introiti. Poi c'è il fatto che la storia dell'Europa League e quella del Milan, fino a questo momento, sono due rette parallele: sarà solo la tredicesima apparizione del Diavolo nella competizione e nessuna delle dodici precedenti è stata troppo esaltante, con due sole campagne terminate in semifinale (1972, 2002). Però il Milan non ha mai vinto questa coppa, come hanno ricordato Pioli e Leao, dunque la storia può anche essere riscritta. E dovrà essere l'obiettivo rossonero da febbraio in avanti.