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CorSport - Il Milan ha perso le sue certezze: troppi errori, troppa pressione. Ora al lavoro

di Francesco Finulli

Il terzo gol di Lautaro Martinez nella Supercoppa dominata e vinta dall'Inter ai danni del Milan ieri sera a Riyad, è stata la ciliegina sulla torta - in negativo ca va sans dire - non solo sulla deludentissima prestazione dei rossoneri in Arabia ma anche sugli ultimi 10 giorni della squadra di Pioli che hanno fatto entrare ufficialmente in crisi il Milan. Al blackout con la Roma, l'eliminazione in Coppa Italia, la pessima prestazione di Lecce, si aggiunge adesso l'umiliante sconfitta nel derby contro i cugini nerazzurri e, per di più, con un trofeo che sfuma.

Certezze crollate

Come sottolinea questa mattina il Corriere dello Sport mentre analizza le parole di Stafano Pioli e di Simon Kjaer, i due leader rossoneri che ieri sera dopo la partita hanno messo la faccia davanti alle telecamere, il Milan che si è visto ieri a Riyad è un Milan che non ha più certezze. I risultati delle ultime settimane hanno appesantito la testa dei giocatori che non sono liberi di testa. Il mister rossonero infatti ha sottolineato ai microfoni di Mediaset: "Non stiamo vivendo il nostro momento migliore dal punto di vista mentale. Dobbiamo ritrovare quella leggerezza mentale che ci permetta di giocare il calcio che conosciamo". Già perchè le prestazioni in difesa delle ultime gare della retroguardia dei Campioni di Italia non sono quelle che i tifosi sono stati abituati a vedere: nel 2023 sono diventati 9 i gol subiti in 5 partite, la maggior parte per errori banali, quasi di concentrazione. "Non me l'aspettavo. Conosco i miei giocatori e mi aspetto sempre delle prestazioni positive. In questo momento facciamo fatica a reagire ad un errore, facciamo fatica a rimanere squadra e reagiamo solo individualmente", ha continuato Pioli sul momento no a livello difensivo.

Ora i fatti

Anche Simon Kjaer, come spesso gli è capitato in passato in momenti duri dell'era Pioli, si è presentato davanti alle telecamere e con la sua solita franchezza ha dichiarato: "Non abbiamo fatto una buona prestazione per meritare. Dobbiamo guardare indietro, chiedere scusa ai tifosi". Due leader dello spogliatoio, l'allenatore e uno dei calciatori più caratteristici, hanno parlato. Ma dopo le parole servono i fatti e sono ciò che i tifosi del Milan si aspettano dopo un inizio anno che è stato horror. Il Milan, ferito, è ripartito subito alla volta di Milano e avrà sei giorni per lavorare al prossimo impegno, a testa bassa, senza distrazioni. Martedì sera infatti i rossoneri saranno attesi da un altro duro impegno: la trasferta dell'Olimpico contro la Lazio. La nota positiva è che la squadra avrà quasi una settimana di tempo per guardarsi negli occhi, ricompattarsi e cercare di far ripartire una stagione che sta prendendo una brutta piega.


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