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CorSera - Molto più di un bomber: Alvaro Morata è un leader. In poco tempo si è già preso il Milan

di Enrico Ferrazzi

Molto più di un bomber: Alvaro Morata è un leader. Lo scrive questa mattina il Corriere della Sera che spiega che in pochissimo tempo lo spagnolo si è preso il Milan a suon di gol (ha segnato contro Torino e Lecce), ma soprattutto di comportamenti e di gesti che valgono più di mille parole. Uno di questi è stato certamente l'abbraccio a Paulo Fonseca, fortemente a rischio esonero, dopo il gol di Gabbia nel derby. 

MATURITÀ - Negli ultimi anni, Morata ha ricevuto molte critiche che gli hanno fatto sicuramente male, ma lo hanno anche fatto crescere e maturare. Ora è più forte di tutto, compreso delle critiche dei social che fino a qualche anno fa erano, per sua stessa ammissione, il principale avversario. Qualcuno era convinto che alcune questioni private, come la separazione dalla moglie, potessero condizionarlo e invece così non è stato. A quasi 32 anni, lo spagnolo ha raggiunto ormai la maturità, non solo come giocatore, ma anche come uomo: la scelta di rasarsi i capelli come segno di vicinanza per i bambini malati di tumore è certamente un gesto da vero campione.

LEADER ROSSONERO - Dopo aver trascinato da vero leader la Spagna alla conquista dell'Europeo, ora Morata sta facendo lo stesso con il Milan. Oltre che per le sue qualità tecniche, Alvaro è stato preso dai rossoneri anche per la sua personalità e la sua leadership. Il Diavolo aveva bisogno di un punto di riferimento e Morata lo è. Domani sera i rossoneri torneranno in campo a Leverkusen per cercare i primi punti in Champions League e a guidare la formazione di Fonseca ci sarà ovviamente il numero 7 milanista. 
 


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