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CorSera - Milan oggi a Nyon, ma nessuna guerra all'UEFA: il club ha scelto la via del dialogo

di Enrico Ferrazzi

Nessuna guerra alle istituzioni e quindi nessuna guerra all'UEFA: è questa la linea del Milan in vista dell'incontro di oggi a Nyon al quale l'ad rossonero, Ivan Gazidis, si presenterà da solo e senza avvocati. Si tratterà di un semplice vertice informale tra il club di via Aldo Rossi e alcuni rappresentanti del massimo organismo del calcio europeo per parlare la posizione dei rossoneri in materia di Fair Play Finanziario.

NESSUNA GUERRA - Lo riferisce questa mattina il Corriere della Sera che spiega che il Milan ha scelto la via del dialogo e non della guerra, ma questo non significa che non saranno messi in campo tutto il peso e l’autorevolezza di proprietà e dirigenza per cercare di raggiungere il migliore dei compromessi possibili per il club. Si parlerà per esempio della stagione 2017-2018, che potrebbe essere soggetta a un’ulteriore sanzione, oppure si proverà a concordare una sorta di settlement agreement. La missione di Gazidis sarà quella farsi ascoltare dall'UEFA e convincerla ad ammorbidire la linea rigida imboccata negli ultimi mesi.

DIALOGO - Per il mancato rispetto del FFP nel trienno 2014-2017, il Milan è stato punito con una multa (12 milioni), il limite di 21 giocatori in rosa per le Coppe e soprattutto l’esclusione dall’Europa se nel 2021 non sarà raggiunto il pareggio di bilancio. Quest'ultimo punto è la sanzione più pesante per la società milanista, la quale ha chiesto più tempo per poter azzerare le perdite e aumentare in modo significativo i ricavi. I rossoneri hanno annunciato che faranno nuovamente ricorso al Tas contro la sanzione di Nyon, ma nel frattempo proseguiranno il dialogo con l'UEFA, nella speranza di trovare magari un accordo.


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