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CorSera - Meno tre a Inter-Milan, il derby delle alternative: Chukwueze, Okafor e Jovic pronti

di Francesco Finulli

Sono solo tre i giorni che ci separano dal primo grande big match della stagione: Inter-Milan, il derby di Milano. Le squadre arrivano a braccetto in testa alla classifica e a punteggio pieno, da solo. Sia Pioli che Inzaghi, però, solo da oggi hanno potuto lavorare con la propria rosa al completo, a causa del ritorno sfalsato dei vari internazionali. Con la Champions all'orizzonte, potrebbe essere il derby delle alternative.

Titolari

Come riporta il Corriere della Sera è molto probabile che Pioli farà vedere qualche volto nuovo in più rispetto all'Inter già dall'inizio: molti dei nuovi acquisti sono arrivati al principio dell'estate e si sono subito acclimatati a Milanello. Pulisic è già padrone della fascia destro, Loftus-Cheek Reijnders hanno preso le misure a centrocampo. I tre si sono inseriti molto bene nel contesto rossonero e nel nuovo disegno tattico di Stefano Pioli che, se non fosse stato per la squalifica di Tomori, avrebbe riproposto per la quarta volta consecutiva lo stesso undici titolare, cosa che - d'altro canto - dovrebbe fare Inzaghi. Giroud dovrebbe recuperare al centro dell'attacco e Leao completerà il tridente: nessun problema nè per Theo nè per Maignan che hanno già giocato 90 minuti con la Francia dopo le voci di presunti problemi fisici. Al posto di Tomori ci sarà Kjaer: forfait quasi certo anche di Kalulu che è fermo ai box.

Scalpitanti

Intanto però il Milan si presenta al cospetto dei rivali cittadini, contro cui gli ultimi precedenti sono stati tutt'altro che allegri, non solo con la forza di un nuovo assetto ma anche con una panchina molto più invitante delle ultime volte, soprattutto in attacco. Pioli, se vorrà cambiare le cose a gara in corso, potrà fare affidamento sulla velocità di Chukwueze o Okafor ma anche sull'esperienza di Jovic. Questi tre ancora non hanno trovato grande continuità (Jovic non si era mai allenato con la squadra prima di martedì) e sperano di poter dare il loro contributo sul palcoscenico più importante. A loro favore anche un riposo maggiore: chiamati dalle nazionali, il nigeriano ha giocato solo una volta mentre lo svizzero e il serbo in due partite hanno messo insieme meno di 20 minuti di gioco. Si presume che siano freschi. Ma soprattutto, quello che vuole Pioli, è che se dovessero essere chiamati in causa siano soprattutto imprevedibili.


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