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CorSera - Dopo Maignan, fuori anche Theo: non c'è pace per Pioli, ma la forza del suo Milan è il gruppo

di Salvatore Trovato

Il Diavolo c’è, ma forse servirebbe anche un po’ d’acqua santa. Non c’è pace per Pioli e il suo Milan, scrive stamane il Corriere della Sera. Ormai il tecnico ha imparato a convivere con l’emergenza, a trovare rimedi, a studiare nuove soluzioni. La notizia della positività al Covid di Theo Hernandez è arrivata come un flagello nel giorno in cui il popolo rossonero era già in ansia per l’intervento al polso di Maignan.

Scatta l’allarme 
La lista degli indisponibili, dunque, anziché accorciarsi continua ad allungarsi. Il terzino ha contratto il virus dopo la Nations League: il vaccino lo mette al sicuro da eventuali sintomi gravi, ma il Milan dovrà rinunciare a lui almeno per le prossime due-tre partite. Lo stop di Maignan, invece, sarà molto più lungo: dieci settimane, che tradotto vuol dire oltre due mesi senza il forte portiere francese. Maldini e Massara hanno subito ingaggiato lo svincolato Mirante per tappare la falla, ma sabato, contro il Verona, dovrebbe toccare a Tatarusanu.

Milan, la forza è il gruppo
Insomma, la sfortuna continua a perseguitare la squadra rossonera, anche se - fin qui -non ha influito sui risultati. Pioli lo ha sempre ribadito, la forza di questo Milan è il gruppo, ma un pizzico di buona sorte non guasterebbe certo. Tuttavia, il mister può realmente essere positivo guardando il rendimento di chi è sceso in campo in questa primissima parte di stagione: da Tonali a Rebic, passando per Leao e Diaz, chi gioca dà sempre il massimo.
 


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