.

Clonatelo

di Pietro Mazzara

Nella notte in cui si certifica l’uscita del Milan dalla Champions League per mano del Barcellona che ha meritato, nel doppio confronto, di passare il turno anche se il tutto è macchiato da quel rigore assurdo concesso sull’1-1 che ha tagliato le gambe alla squadra di Massimiliano Allegri, il duello titanico andato in scena tra Alessandro Nesta e Leonel Messi ha visto uno ed un solo vincitore: il difensore del Milan. La pulce, in quattro partite giocate contro il fuoriclasse in maglia numero 13, ha patito le pene dell’inferno per dare vita alle sue serpentine da videogame che solo raramente è riuscito a sprigionare partendo, soprattutto, da molto lontano. Nel body-check o negli uno contro uno faccia a faccia, Nesta ha quasi sempre avuto la meglio, scegliendo sempre bene il tempo dell’intervento e prediligendo l’entrata in scivolata, vera e propria specialità della casa. Un duello titanico che ha certificato il pedigree di fuoriclasse assoluto da parte del 36enne pilastro difensivo rossonero che, in ottica della prossima stagione, potrebbe essersi guadagnato un rinnovo annuale con utilizzo condizionato ovvero essere chiamato in causa nelle grandi partite come accaduto di recente. Una gestione oculata di un campione che è riuscito a mettere in difficoltà il giocatore più forte in circolazione, mettendone a nudo i piccoli limiti che Messi ha.


Altre notizie
PUBBLICITÀ