Ci risiamo, tutti sul carro delle critiche...
Tra gli eroi del passaggio dell’Italia in semifinale c’è sicuramente Andrea Pirlo. Oltre a Diamanti e Buffon infatti, l’ex rossonero è stato protagonista di un importantissimo tiro dal dischetto, calciato in maniera strepitosa: un ‘cucchiaino’ che ha beffato Hart e la nazionale inglese. Come spesso accade in questa occasioni però, la gloria di un giocatore azzurro può portare delle ripercussioni anche tra i club. Come tutti sanno infatti, Andrea Pirlo è stato oggetto di ampie diatribe tra tantissimi tifosi del Milan e non solo, circa la bontà del trasferimento del perno della nazionale dal Milan alla Juventus. Facile criticare la scelta dei dirigenti milanisti di non rinnovare il contratto ad uno come lui, soprattutto dopo una stagione eccellente condita da episodi come quelli di ieri a Kiev. Premesso che il malincuore per la ‘cessione’ di un pezzo pregiato del calcio internazionale ha fatto male a tutti i tifosi milanisti, c’è da sottolineare come la nuova politica rossonera che prevede rinnovi annuali per i giocatori over 30, (molto apprezzata anche da quei tifosi che ora criticano la società), non poteva non mietere qualche vittima eccellente. La scelta d’altronde, spettava direttamente al campione di Brescia che, a fronte di un contratto annuale, ha preferito scegliere la sponda bianconera e soprattutto un triennale a cifre molto più alte. Inutile nascondere che le scelte di mister Allegri hanno ‘facilitato’ l’evolversi della situazione in questa direzione ma è altrettanto inevitabile evidenziare come, nel caso di un giocatore in scadenza, la scelta dipenda molto dalle intenzione dello stesso che, in questo caso, ha preferito cercare fortuna altrove.