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Cassano, problema individuato: ma cos'è il Forame Ovale Pervio?

di Salvatore Trovato

L’atteso bollettino medico ha finalmente fatto luce sulle condizioni di Antonio Cassano, che nei giorni scorsi ha accusato una sofferenza cerebrale su base ischemica, dovuta alla presenza di un forame ovale pervio cardiaco interatriale. Ma cosa sarebbe, di preciso, questo particolare - e per certi versi sconosciuto - problema al cuore riscontrato al fantasista rossonero?
Il Forame Ovale Pervio (l'acronimo è PFO) è un'anomalia cardiaca, che si verifica quando l'atrio destro del cuore comunica con il sinistro. Secondo le statistiche, interessa all'incirca il 25-30% della popolazione adulta. Ma andiamo un po’ nel dettaglio.
La comunicazione tra i due atri è fondamentale durante la vita fetale: in quella fase, infatti, i polmoni sono ancora inattivi e l’ossigeno che va ai tessuti proviene dalla madre attraverso la placenta e il cordone ombelicale. Dovendo oltrepassare i polmoni, il sangue fluisce direttamente dalla porzione destra del cuore nella parte sinistra tramite due aperture, il dotto di Botallo e appunto il forame ovale, che connette i due atri. Alla nascita, i polmoni iniziano la loro normale attività respiratoria e la circolazione polmonare diventa pienamente funzionante. La differenza di pressione tra i due atri (quella sinistra leggermente superiore alla destra) consente la formazione di una piccola membrana, chiamata septum primum, che normalmente si salda entro il primo anno di vita, chiudendo definitivamente il passaggio.
Il forame ovale, dunque, viene definito pervio (cioè aperto), quando questa saldatura non avviene. Nelle normali condizioni di vita, il PFO non comporta nessun tipo di problema. Se, invece, la pressione nell'atrio destro supera quella dell'atrio sinistro, ci può essere un passaggio di sangue proprio in quest’ultimo.
Solitamente, il PFO non produce particolari manifestazioni patologiche e non provoca alcuna anomalia all'esame fisico e radiologico né all'elettrocardiogramma: molti individui, dunque, non sanno assolutamente di averlo. Non a caso, il comunicato ufficiale della società milanista relativo alla condizione del calciatore, parla di situazione "evidenziabile solo con sofisticati esami specialistici".
Nonostante non ci sia alcuna prova certa di un rapporto causa-effetto, numerosi studi effettuati hanno comunque confermato una forte associazione tra la presenza di un PFO e il rischio di episodi di ischemia cerebrale, proprio come è successo a Cassano.
Il problema, come dichiarato anche da Adriano Galliani, è risolvibile attraverso un piccolo intervento di cardiologia interventistica, a cui FantAntonio verrà sottoposto nei prossimi giorni.

 


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