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C'è ma si vede poco...

di Francesco Somma

Averlo in squadra vuol dire accettare il rischio che imbecchi in partite da dimenticare, e di vederlo aggirarsi per il campo con senza voglia e intensità. E’ un rischio concreto e pesante, ma se non si avvera, beh, allora il problema diventa per chi il giocatore in questione se lo ritrova contro: Antonio Cassano. Il milanista più vicino a lasciare la maglia rossonera durante l’ultima sessione di calciomercato, è tornato ad affezionarsi ed è oggi – nuovamente – uno dei punti fermi del Milan di Allegri.
C’è ma non si vede, viene da dire a proposito della stagione di Antonio Cassano fino a questo punto. L’intesa palesata con Ibrahimovic ha impiegato poco ad assestarsi sui livelli della passata stagione, ma in generale il barese ha convinto per l’affiatamento con tutta la squadra e con un progetto che fino a poche settimane fa sembrava non appartenergli più. Tre gol e cinque assist è il bottino del barese alla vigilia di Milan-Parma, sfida che l’anno scorso lo vide tra i protagonisti.
Allegri non è rimasto insensibile al buon momento del fantasista barese, fiore all’occhiello anche della nazionale di Prandelli: da non trascurare le reti messe a segno contro le Isole Far Oer e soprattutto le due segnature confezionate contro l’Irlanda del Nord. Anche se domani sera sarà in ballottaggio con Robinho per una maglia da titolare, insomma, è un Cassano ritrovato, partecipe e fondamentale per i meccanismi rossoneri. L’ultima prova siano i due assist realizzati per Boateng e Yepes in Lecce-Milan: l’ultimo pomeriggio dolcemente folle, l’ultima tappa di un cammino ancora lungo e impegnativo.


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