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Brindiamo: due medie targate Ibra-Cassano e il Milan rinasce

di Pietro Mazzara

Tornare a sorridere e fare un grosso regalo a se stessi e al presidente Berlusconi a poche ore dal suo compleanno. Il Milan ritrova il sorriso in Europa, in casa, dopo oltre un anno con la solita griffe pregiata che porta il nome e il cognome di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese gioca 90’ minuti di assoluta qualità e da grande leader, prendendosi sulle spalle l’attacco rossonero e andando vicino alla realizzazione nel primo tempo quando uno strepitoso Cech gli sbarra la strada con un miracolo che è riduttivo definire tale. Ma non è solo Zlatan a fare la differenza perché in questo Milan che inizia a togliere i cerotti c’è un Antonio Cassano che sta vivendo la piena maturazione dal punto di vista caratteriale e in campo ha trascinato la squadra nei momenti in cui non riusciva a trovare lo spunto. Da una sua invenzione nasce il rigore che da Ibra la gioia del suo quinto gol in Champions con la maglia milanista ma è lui ad entrare nella storia quando, al minuto 66’, salta con un pallonetto docile docile il portiere ceco per la realizzazione numero 2000 dell’epopea berlusconiana. In vista della Juventus ci sono delle ottime impressioni, con una squadra che lentamente si sta ritrovando e inizia a ritrovare alcuni meccanismi tipici della stagione scorsa che ha riportato il tricolore a Milanello. Allo Juventus Stadium la prova della verità, ma il fattore Ibra torna a fare la differenza anche in Europa.


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