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Bojan e Pazzini: due facce della stessa medaglia

di Vincenzo Vasta

Due facce della stessa medaglia. Bojan e Pazzini si sono divisi la “pagnotta” nella gara di ieri contro lo Zenit. Frutti di scuole diverse con caratteristiche completamente differenti, sono stati ugualmente utili alla causa rossonera. Lo spagnolo è partito, un po’ a sorpresa, dal primo minuto nel Milan formato “spagonolo”, davanti a tre trequartisti. La sua vivacità e la rapidità nel girarsi, ha giovato molto ai compagni ed il primo squillo è arrivato proprio dal suo piede destro. Se El Shaarawy, Emanuelson e Boateng sono riusciti ad essere pericolosi è anche merito dei suoi movimenti su tutto il fronte d’attacco. Nei minuti successivi però, la sua prestazione è calata vistosamente, motivo per cui, Allegri lo ha sostituito con Giampaolo Pazzini. L’ariete rossonero, come facile intuire, è stato chiamato per portare su la squadra in un momento di grosso difficoltà e l’impresa è riuscita. L’ex interista è riuscito a guadagnare un paio di punizioni riuscendo a far rifiatare i compagni. Gran merito anche sull’azione del gol del definitivo vantaggio quando il difensore russo, “impaurito” dal Pazzo ha sbagliato l’intervento infilando il proprio portiere. Mister Allegri dunque, riuscendo a cambiare l’assetto tattico della squadra può contare su due punte che, seppur diverse, possono garantire tanto lavoro e, si spera, parecchi gol.


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