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BERLUSCONI ordina :"Abbassare il tetto degli ingaggi, si spende troppo"

di Pietro Mazzara

"Si spende troppo, bisogna tagliare del 30% il monte ingaggi". E' questo il diktat lanciato dal patron Silvio Berlusconi ad Adriano Galliani per contenere i costi del Milan. In pratica si passerà da un tetto salariale di 120 milioni lordi all'anno ad un massimo di 85-90 milioni. Così facendo, il Milan abbandonerebbe il primo posto nella classifica dei salari più alti passando in terza posizione, dietro l'Inter, che ha a bilancio lo stesso salary-cap rossonero, e la Juventus, che mette a bilancio 5 milioni in meno rispetto alle milanesi. Il taglio degli ingaggi potrebbe però rivelarsi un effetto domino molto contro producente. Infatti si potrebbero creare frizioni all'interno dello spogliatoio e si aprirebbe la strada all'assalto dei club europei più ricchi ai nostri migliori giocatori. L'esempio emblematico è Kakà, che attualemente guadagna 9 milioni di euro netti all'anno e che il Real sarebbe pronto a rilevare e pagare a peso d'oro. Non è detto però, che questa manovra se effettivamente verrà adottata, non sia una sorta di scoraggiamento nei confronti di quei giocatori, come Dida ed Emerson, che percepiscono uno stipendio inversamente proporzionale al loro valore attuale oppure un ennesimo segnale di una mancanza di voglia d'investire nel Milan?


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