"Avete rovinato tutto": dalla fiducia alla contestazione feroce, oggi il futuro è colmo di incertezze e frustrazione
E' un giorno particolare per il Milan, che festeggia sì 125 anni di storia, ma con molta amarezza nei tifosi rossoneri. Il focus sul quale vogliamo attenerci è dedicato a come tutto sia cambiato. Dall'arrivo di Cardinale nell'estate del 2022 a questo freddo e deprimente dicembre 2024. Dall'essere campioni d'Italia all'ottavo posto in classifica. Una storia triste, che passa da tanti importanti dettagli nelle ultime due stagioni.
La grande illusione
Se di illusione possiamo parlare, l'arrivo di Gerry Cardinale è stato un fulmine a ciel sereno. Dopo la vittoria dello Scudetto targato Elliott ma soprattutto Maldini-Massara e un gruppo squadra che ha saputo diventare forte nel percorso, ci si aspettava un salto di qualità, sotto tutti i punti di vista. Una campagna acquisti mirata a migliorare già una buona struttura di squadra, delle operazioni che avrebbero permesso al Milan di Pioli di poter fare uno step successivo, come dichiarato anche dallo stesso Paolo Maldini in un'intervista post scudetto. Quello step per crescere invece non è mai arrivato. La squadra ha calato di intensità di stagione in stagione, perdendo tutte le proprie consapevolezze. Dall'addio di Ibrahimovic come giocatore a quello di Tonali, inaspettato e ancora ferita aperta per tutti, passando per i licenziamenti di Maldini e Massara. Red Bird e il Milan, storia finora di una grande e deludente illusione.
I fischi e l'ambiente colmo di rabbia
Ci ritroviamo così oggi: all'ottavo posto in classifica in Serie A e con una squadra che ha perso la propria identità. Paulo Fonseca è un'altalena di sensazioni: passa dallo sfogo pubblico contro giocatori e arbitri a predicare calma nel post partita di ieri sera. Una confusione delirante che rieccheggia in tutto l'ambiente rossonero. I tifosi? Quello che abbiamo visto e sentito ieri a San Siro è purtroppo una conseguenza di tutto quello che è accaduto in questi ultimi due anni e mezzo. Dall'entusiasmo iniziale ai fischi, assordanti una volta terminata la partita contro il Genoa, con la contestazione da parte della Curva Sud che è proseguita anche fuori dallo stadio. Nonostante una cerimonia con presenti i tanti campioni della storia milanista (non tutti) la serata di ieri è stata fredda come la temperatura invernale alla quale siamo abituati da qualche settimana. Come è stato possibile eliminare tutto il calore di un popolo che vorrebbe "solo" Vedere la propria squadra essere competitiva? Lottare contro ogni avversario e avere una società all'altezza della storia gloriosa che il Milan, al contrario di molti altri può vantare. E' cambiato tutto, i tifosi si sentono feriti, la squadra è persa in un limbo senza fine. Tornerà di nuovo il sole? Ad oggi vediamo solo tante nuvole..