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Assenza Ibra: tra le soluzioni al vaglio di Pioli e una (nuova) necessità di mercato

di Pietro Mazzara

L’assenza forzata di Zlatan Ibrahimovic apre due temi di dibattito. Il primo è strettamente legato all’assenza del campione svedese e alle opzioni che Stefano Pioli – viste anche le indisponibilità di Leao e Saelemaekers – dovrà attuare almeno per le prossime due settimane. La seconda, e qui si chiama in causa la dirigenza, riguarda il mercato di gennaio e alla necessità di prendere un vice Zlatan. Lo svedese è insostituibile, ma il solo Lorenzo Colombo non può bastare come prima punta effettiva a disposizione. Ma andiamo con ordine.

DIVERSE OPZIONI -  Già da ieri sera, quando la faccia di Ibra si è rabbuiata entrando nel tunnel del San Paolo, si era capito che l’entità dell’infortunio non era di poco conto. 2-3 settimane di stop per riaverlo sono un prezzo alto da pagare, ma il Milan ha già dimostrato di saper ripagare la malasorte in merito alle assenze dello svedese compattandosi maggiormente. Stefano Pioli avrà diverse opzioni tra le quali scegliere. Dando per scontato che Ante Rebic farà il centravanti, la costruzione del tridente alle sue spalle si rivela interessante, sempre cercando di mantenere un certo equilibrio. La prima opzione – con Saelemaekers fuori – è quella di un trio formato da Castillejo, Calhanoglu e uno tra Hauge e Brahim Diaz. La seconda potrebbe prevedere l’inserimento di Krunic largo a sinistra per dare più equilibrio nella doppia fase mentre la terza, quando tornerà Leao, vedrebbe il ritorno del portoghese tra i titolari, ma con Rebic largo a sinistra e Rafael prima punta con la possibilità di scambiarsi i ruoli. Da non scartare nemmeno l’apertura del ballottaggio, a destra, tra Castillejo e Brahim.

MERCATO DI GENNAIO -  A più riprese Maldini e Massara, a fine mercato, si erano detti soddisfatti della composizione della rosa, anche se almeno due tasselli (difensore centrale e prima punta alternativa) sono rimasti scoperti. A gennaio, almeno qualche settimana fa, l’obiettivo era quello di concentrarsi primariamente sul difensore centrale, ma adesso si ripropone il tema del centravanti di riserva. In tanti, tra i tifosi e tra gli addetti ai lavori, si fanno la fatidica domanda: “Ma chi può venire al Milan sapendo di fare la riserva di Ibra?”. Qualcuno che ha voglia di entrare in un gruppo competitivo, sapendo che lo svedese qualche partita la può concedere e con la voglia di credere nel programma di lavoro di Pioli e della dirigenza. La necessità d’intervento è tornata palese. Manca un mese e mezzo all’apertura del mercato, ma una prima punta serve eccome.


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