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Altro che festa! Il Milan di Fonseca è una noia mortale. 0-0 col Genoa e ottavo posto

di Antonello Gioia

Doveva essere serata di festeggiamenti per i 125 anni del Milan. E invece: c'era pochissimo da festeggiare prima della partita e non c'è proprio nulla da festeggiare al termine del match. Milan-Genoa finisce 0-0 tra i fischi di San Siro. Rossoneri all'ottavo posto in classifica. Inaccettabile.

LA PARTITA

Gli ospiti, che non perdono da 5 partite, approcciano meglio la sfida, non consentendo al Milan di trovare i trequartisti tra le linee con un buon pressing e tanta densità in mezzo al campo. I rossoneri creano i primi pericoli grazie al solito Reijnders, che dà la scossa anche a Liberali e Jimenez, le due novità di formazione proposte da Fonseca: il classe 2007 prova a essere "centrale" nel gioco, mentre lo spagnolo scambia bene con Leao e mostra buona personalità. Nonostante diverse conclusioni i padroni di casa non riescono a dare continuità agli attacchi e il punteggio non si sblocca.

Abraham lascia la contesa dopo 45' tutt'altro che esaltanti, al suo posto entra Morata. La prima occasione della ripresa capita subito sulla testa di Emerson Royal: Leali la vede tardi e con un guizzo devia in corner. Poi Liberali lascia il posto a Camarda, accolto da un'ovazione del pubblico, ma è lo spagnolo ad avere le due palle gol più importanti: prima è impreciso con il sinistro a giro, poi colpisce la traversa da pochi passi. E il Genoa? I liguri chiudono bene e ci provano con personalità, attaccando - quando ne hanno la possibilità - con tanti uomini, senza timore. Il Grifone chiude addirittura in avanti un match in cui, in fin dei conti, ha sofferto davvero poco. Finisce 0-0, tra i fischi di un San Siro sempre più stanco di questo Milan.


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