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Allenatori stranieri al Milan? Esperimento fallito (ancora). Che si riparta da uno che conosce bene la Serie A

di Lorenzo De Angelis

Il Milan e quello scarso feeling con gli allenatori stranieri. Nella sua storia il Diavolo non è infatti mai è riuscito a trovare la via della vittoria con un non italiano in panchina, o meglio ancora, continuità, eppure con Conceiçao si pensava fosse stata intrapresa la strada giusta dopo la vittoria in Supercoppa contro l'Inter. Ma il resto? Nono posto in classifica, eliminazione ai playoff di Champions League per mano di un Feyenoord tanto umile quanto rimaneggiato (e la sfida di ieri contro l'Inter l'ha dimostrato) ed una media punti in campionato addirittura peggiorata rispetto al suo predecessore.

Il nuovo Milan di RedBird sperava che con Fonseca prima e Conceiçao poi si potesse rompere questa "maledizione", ma i risultati di campo hanno detto e continuano a dire tutt'altro. A questo punto sorge spontaneo credere che al termine di questa stagione ci sarà un nuovo ribaltone in panchina dalle parti di Milanello, con la dirigenza rossonera che questa volta andrà sul sicuro, basta scommesse.

L'andazzo di questa complicata annata d'altronde l'ha confermato: il Milan ha bisogno di un profilo che conosca già bene la Serie A, anche perché l'anno prossimo non sarà concesso fallire la qualificazione in Champions League, e dunque non ci sarà tempo per adattamenti vari. Ovviamente la scelta del prossimo allenatore passerà anche e soprattutto per chi sarà il nuovo direttore sportivo del Milan, ma l'identikit sembrerebbe essere già bello che definito.

Dice Giuseppe Pastore che dalle parti di Milanello serve che arrivi qualcuno che conosca le difficoltà nell'allenatore i rossoneri, e dunque quale soluzione migliore se non quella che porta a Massimiliano Allegri? La sua precedente avventura al Milan potrebbe agevolarlo, ma sulla lista della dirigenza rossonera figurerebbero anche i nomi di Maurizio Sarri, Roberto De Zerbi, Vincenzo Italiano, Gian Piero Gasperini, Carlo Ancelotti ed Antonio Conte, con questi ultimi due che al momento sarebbero più sogni che solide realtà, anche se a questo punto è sempre meglio non escludere nulla. 


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