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Al Milan U15 con Camarda in squadra. Il tecnico di allora: "In 40 anni mai visto uno così. È un milanista sfegatato"

di Antonello Gioia

Francesco Bertuzzo, tecnico del Milan U15 che ha conquistato lo scudetto nel 2022 con Francesco Camarda in squadra, si è così espresso a La Presse sull'attaccante rossonero: "Ha bisogno di pochi consigli, è un ragazzo quadrato e con la testa sulle spalle. E' consapevole delle sue qualità, ma quella voglia che ha di migliorarsi lo rende un po' unico. Non ha bisogno di tanti consigli se non legati ai miglioramenti che ha ancora da fare, perché comunque ha 16 anni. Penso non cambierà mai, dietro ha una famiglia vera e dei valori per cui non si monterà sicuramente la testa per quello che sta facendo adesso".

Si capiva subito chi fosse?

"Si intuiva che avesse delle qualità fuori dal normale, tecniche e caratteriali. Dalla capacità di muoversi a quella di trovare gli spazi dentro l'area. Anticipa sempre la giocata sul difensore e si fa trovare nella posizione giusta, e poi è bravo di testa. La più grande gioia insieme? La vittoria della finale scudetto con un suo gol". -

Ti ha sorpreso?

"Ho fatto questo lavoro per 40 anni, e se devo essere sincero il potenziale che ha lui non lo avevo mai visto".

Dove può arrivare?

"Può arrivare in alto, ma nella maniera giusta, per rimanerci e per fare la differenza. E' un ragazzo d'oro, che ti dà soddisfazione quando lo alleni. Si vedeva che aveva potenzialità enormi, ma che potesse esordire in Serie A a 15 anni e in Champions a 16 nessuno lo poteva prevedere".

Qual è stato il suo percorso nel Milan?

"L'anno dei Giovanissimi giocava sotto età già di un anno, sembra passato tanto tempo ma alla fine sono due anni. Lui aveva già una struttura fisica superiore alla media, ma era ancora un ragazzino. Adesso ha avuto una crescita enorme anche sotto quell'aspetto lì. Lui è un milanista sfegatato, ha la capacità di muoversi all'interno del gruppo, è un ragazzo di grande personalità e ha voglia di migliorarsi di giorno in giorno, a volte era lui stesso che chiedeva come e dove potersi migliorare. Il Milan ha tanti giocatori di talento, ma lui rispetto agli altri aveva una completezza di tutte queste caratteristiche".


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