Ajax insegni...
"E' vero che per noi, ai fini della classifica, non conta nulla è altrettanto vero che ci chiamiamo Milan e dobbiamo andare sempre in giro alla ricerca del miglior risultato possibile che è la vittoria. Venir via da Praga senza i tre punti mi farebbe arrabbiare e non poco”. Nulla da obiettare a quanto dichiarato da Max Allegri, sia chiaro, ma il parallelo con l'anno scorso è fin troppo evidente. Era l'8 dicembre e il Milan, già qualificato come secondo del girone G, si preparava ad affrontare l'Ajax a San Siro. Fu l'ultimo squillo di Ronaldinho con la maglia rossonera, ma fu anche una gara funesta sotto il profilo degl infortuni: Flamini si stirò, mentre Thiago Silva rimediò una lesione al menisco. Il tecnico livornese limitò al massimo il turnover, facendo riposare, tra i titolari, i soli Abate, Boateng e Ibrahimovic (questi ultimi due entrarono tra l'altro a gara in corso). Domani sera, a Praga, il Diavolo fronteggerà un'avversaria decisamente più abbordabile rispetto ai lancieri di de Boer, ma Allegri sembra ancora intenzionato a schierare una formazione senza grossi stravolgimenti. Giusto non sottovalutare l'impegno, corretto impegnarsi a fondo, ma attuare dei cambi, anche profondi, non sarebbe poi così insensato. Il Real Madrid contro il Partizan Belgrado, ha vinto 6-0 con pochissimi titolari in campo; il Barcellona, contro il BATE, presumibilmente farà lo stesso. Non sarebbe dunque un'eresia affidarsi a coloro che, fino a questo momento, hanno giocato meno: oltre a Mexes, sicuro titolare, potrebbe essere una buona occasione per Taiwo, Bonera, Emanuelson e via dicendo. Ricordiamoci anche dei quattro Primavera aggregati alla spedizione: soprattutto De Sciglio, visto l'utlizzo costante di Ignazio Abate, meriterebbe l'esordio dal primo minuto con la maglia rossonera.